Mozart, Verdi, Puccini: al Verdi di Trieste nuova stagione fra tradizione e novità

Apertura a novembre con “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini alternato fino alla metà di dicembre a “Le Nozze di Figaro”

Patrizia Ferialdi
Il teatro Verdi di Trieste
Il teatro Verdi di Trieste

Sette titoli operistici e un balletto per un cartellone che propone Mozart, Rossini, Verdi, Puccini, Gounod, Kurt Weill, Richard Strauss, Ravel, Vivaldi e Ezio Bosso, un ventaglio di proposte in cui coesistono tradizione e innovazione, quattro nuove produzioni triestine, collaborazioni sempre più ampie con teatri importanti come l’Opera di Roma, il Regio di Parma e l’Opera di Marsiglia ma anche la valorizzazione dei talenti del territorio accanto ai nomi di spicco internazionale.

Queste, in sintesi, le linee guida della nuova stagione di lirica e balletto illustrata ieri in conferenza stampa nella sala del Ridotto, presenti il Presidente della Fondazione Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il Sovrintendente Giuliano Polo, il Direttore artistico Paolo Rodda e, per l’Associazione Triestina Amici della Lirica G.Viozzi, la Presidente Elisabetta D’Erme, moderatrice Marina Nocilla. «Siamo soddisfatti di una stagione che rafforza ancora di più i nostri rapporti con i grandi teatri – ha dichiarato Polo - in un’ottica che sottolinea una visione comune e condivisa con le grandi fondazioni italiane, allo scopo di valorizzare al massimo le risorse comuni nel rispetto dell’impegno pubblico verso la cultura».

Senza dimenticare la fattiva collaborazione con altre realtà teatrali cittadine, nello specifico con il Teatro Stabile del Fvg – Il Rossetti, con il quale verrà realizzata la prima coproduzione siglata dal regista Paolo Valerio. Per Paolo Rodda la nuova stagione «brilla per due progetti di grande originalità che segnano l’identità creativa del nostro teatro: le ‘Figaro’s weeks’ per sintetizzare il progetto in apertura e il doppio Romeo e Giulietta, declinato dallo stesso regista in opera lirica e in dramma in prosa e ospitato nei due maggiori teatri cittadini».

Poi riguardo agli artisti, Rodda ha precisato che «abbiamo lavorato e stiamo continuando a lavorare per mantenere lo stesso livello della stagione corrente, arricchendolo con nuovi nomi sempre di maggior valore».

Lussuosa l’apertura del 28 novembre con “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini alternato fino al 14 dicembre a “Le Nozze di Figaro” di Mozart, ovvero due nuove produzioni realizzate in ogni dettaglio da Pier Luigi Pizzi e dirette entrambe da Enrico Calesso, nel cast anche Giorgio Caoduro ed Ekaterina Bakanova.

L’anno nuovo si aprirà il 9 gennaio nel segno della danza e della nuova collaborazione con il corpo di ballo dell’Opera di Roma, portando in scena il trittico Serata Petit/Wheeldon/Pastor su musiche di Mahler, Fauré, Bosso, Vivaldi e Ravel, sul palco anche la direttrice ed Étoile Eleonora Abbagnato.

A seguire, il 30 gennaio, dal Regio di Parma arriva un titolo raro di Kurt Weill come “L’ascesa e caduta della Città di Mahagonny”, per la regia di Henning Brockhaus, le scene di Margherita Palli e la direzione di Beatrice Venezi, mentre a febbraio/marzo ritorna il verdiano “Trovatore” nella coproduzione francese di Opéra St.Étienne e Opéra de Marseille per la regia di Louis Désiré e la stimata bacchetta di Renato Palumbo, nel cast Anna Pirozzi, Yusif Evyazov e Carlo Lepore.

In aprile spazio riservato a Puccini e alla sua “Madama Butterfly” per la regia di Alberto Triola, la direzione di Giulio Prandi al suo debutto nel repertorio pucciniano e le voci di Olga Maslova, Antonio Poli e Ambrogio Maestri.

L’amore immortale tra “Roméo et Juliette” vivificato da Charles Gounod rivivrà a maggio, grazie alla regia di Paolo Valerio, la cura musicale del giovane direttore Leonardo Sini e le fresche voci di Nina Minasyan e Galeano Salas mentre a giugno la stagione chiuderà nel segno della straussiana “Elektra” con due specialiste del calibro di Elena Batoukova-Kerl e Simone Schneider e l’esperta bacchetta del Maestro Enrico Calesso, curatore anche della versione orchestrale che ripristina la quasi totalità degli strumenti speciali previsti nella partitura originale e va a rinforzare legni e archi.

Tra un titolo e l’altro, molto apprezzato dai presenti il momento musicale offerto da Stefano Furini spalla dell’Orchestra, accompagnato al pianoforte dal maestro collaboratore Adele D’Aronzo.

La campagna abbonamenti inizierà martedì 3 giugno e chiuderà sabato 13 dicembre; gli abbonati avranno tempo di rinnovare fino al 13 settembre, mentre l’assegnazione dei nuovi abbonamenti partirà dal 16 settembre così come la vendita dei singoli biglietti. —

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