Muratori, vita randagia di una scrittrice

Adelphi pubblica “Animali domestici”, nuovo romanzo dell’autrice romana

Non ce ne sono tante di scrittrici così. Almeno in Italia. Capaci di prendere normalissime vite e trasformarle in storie da romanzo. Brave a specchiarsi nella realtà più banale e farla apparire, sulla carta, come un mondo che racconta a ognuno di noi piccole verità.

Letizia Muratori, dal primo libro, hacostruito le sue commedie narrative attorno a personaggi che escono dalla vita di ogni giorno. Fin dal suo debutto “Tu non c’entri”, passando per “La vita in comune”, “La casa madre, “Il giorno dell’indipendenza”, “Come se niente fosse”, “Sole senza nessuno”.

Nel suo romanzo nuovo, la scrittrice e giornalista romana accentua ancor di più questa sua prospettiva claustrofobica sulla realtà. Perché “Animali domestici”, pubblicato da Adelphi (pagg. 218, euro 18) segue passo passo i giorni di una scrittrice che cerca a fatica un nuovo ordine nella sua esistenza. E per farlo, perde per strada il compagno, allaccia un rapporto complesso con un uomo indisponente, ambiguo, molto più vecchio di lei. Si ritrova tra le mani il diario di un’ex amica d’infanzia, che colleziona cani perché la aiutano a esorcizzare i momenti di smarrimento.

Ma invece di rimettere a posto quel diario, pieno di strane rime fatte di nomi di cani e parole, decide di raccontare la vita di un randagio che conosce molto bene: se stessa. Passando per le storie di tutti quelli, uomini e donne, che hanno provato a metterle il guinzaglio. Senza ottenere il risultato sperato.

In una serie di ritratti con figura, Letizia Muratori scava dentro un mondo fatto di sentimenti interlocutori, piccole cattiverie, gelosie usa-e-getta, sentimenti che spesso hanno paura di dichiarare la propria vera natura. E questi “Animali domestici” diventano, agli occhi del lettore, compagni di strada di una commedia dell’essere e dell’apparire.

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