Muti inaugura il Ravenna Festival Trent’anni fa aprì la prima edizione

Alex Pessotto
Fino a qualche settimana fa, la 31° edizione del Ravenna Festival sembrava destinata a saltare per ovvi motivi. Invece, sull’iniziativa si alza regolarmente il sipario. Di più: il concerto di Riccardo Muti che domenica 21 giugno inaugurerà la kermesse ha il significato di una ripresa per il mondo della grande musica, non a caso è annunciata la presenza all’evento del ministro Dario Franceschini. Muti nell’occasione dirigerà un programma interamente mozartiano, con l’eccezione del primo brano: Rêverie, di Aleksandr Skrjabin. Seguiranno l’Exsultate, jubilate e l’Et incarnatus est dalla Grande Messa in do minore (con la partecipazione del soprano Rosa Feola), per terminare con la Sinfonia Jupiter. L’orchestra sarà la Cherubini, ospitata, questa volta, non dal Pala De Andrè, dove solitamente si svolgono gli appuntamenti di maggior richiamo della kermesse, ma alla Rocca Brancaleone.
Proprio alla Rocca, Muti, il primo luglio 1990, inaugurò l’edizione numero uno del festival, che, oltre al suo, prevede altri nomi di richiamo, non solo del mondo musicale: Accademia Bizantina, Beatrice Rana, Mario Brunello, Valery Gergiev, Iván Fischer, Anna Prohaska, Sergio Castellitto, Isabella Ferrari, Neri Marcorè, Giovanni Sollima. L’organizzazione, per trasmettere gli eventi, sta inoltre predisponendo una piattaforma digitale.
Le limitazioni infatti non saranno di poco conto. Una su tutte: i posti disponibili per ogni spettacolo alla Rocca, sede di più appuntamenti, sono solo 300; è possibile acquistare un massimo due biglietti per persona: trovarli sarà quindi un’ardua impresa. Il Pala De Andrè, che quest’anno non verrà utilizzato dal festival, di posti ne contiene ben più di 3 mila.
Nel complesso, gli eventi saranno oltre quaranta, dal 21 giugno al 30 luglio. Oltre a Ravenna, il festival raggiungerà anche Cervia e Lugo. Riccardo Muti sarà anche il protagonista di un concerto per la Siria, in programma il 3 luglio, che si inquadra nel ciclo dal titolo “Le vie dell’Amicizia”, ormai un vero e proprio marchio di fabbrica del Ravenna Festival. In tale data, e in replica due giorni dopo a Paestum, la Cherubini sarà impegnata con l’orchestra Sinfonica Nazionale Siriana, mentre il 12 luglio, Muti la dirigerà in una serata con il violoncellista dei Wiener Philharmoniker Tamás Varga.
A Cervia sarà allestita un’arena nello spazio verde adiacente lo Stadio Germano Todoli, detto dei Pini. Dal 22 giugno al 16 luglio, le iniziative del ciclo “Per l’alto sale-Il Trebbo in musica 2.0” vedranno protagonisti gli scrittori Massimo Gramellini, Melania Mazzucco, Roberto Cotroneo, Gad Lerner, la virologa Ilaria Capua e l’architetto Stefano Boeri, il trombettista Paolo Fresu, mentre, il 30 giugno, Paolo Rumiz, con Fabio Mina al flauto, sarà il protagonista di “Quell’Europa che viene da Oriente”. Nel settecentesco Paviglione di Lugo ci saranno Stefano Bollani, Vinicio Capossela, Brunori Sas, Maria Grazia Cucinotta.
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