Nel Giardino del doge Manin anche gli alberi fanno sesso

Domani e domenica a Passariano nona edizione della rassegna Quattro gli incontri con docenti, scrittori, storici sui segreti di foreste e arbusti 

Sarà tutta dedicata agli alberi l’edizione settembrina della manifestazione “Nel Giardino del Doge Manin”, in programma a Villa Manin di Passariano sabato 15 e domenica 16 settembre dalle 9 al tramonto. L’iniziativa, giunta ormai alla nona edizione, è diventata un appuntamento fisso: nasce sotto la regia dell’Erpac, l’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che per la quarta volta si è affidata al coordinamento della cooperativa sociale “Agricola Monte San Pantaleone”, una realtà che del benessere del verde e attraverso il verde ha fatto la sua mission.

La due giorni ospiterà quasi 100 espositori, selezionati da Lili Soldatich, curatrice tra l’altro di Horti Tergestini: florovivaisti provenienti da tutt’Italia offriranno il meglio le loro competenze e la loro esperienza sul campo: conversando con loro sarà possibile imparare a curare e rinvasare le orchidee e gli agrumi, a costruire un Kokedama (o a scoprire cos’è), a conoscere e usare Bacopa, Centella e Moringa, le così dette Erbe del Benessere, a prendersi cura dei Bonsai.

Competenze e conoscenze nell’area green saranno messe in campo anche da scrittori, docenti universitari, tecnici forestali, attori e giornalisti, che dialogheranno sugli alberi in quattro incontri. Gli alberi ci assomigliano molto più di quanto siamo portati a pensare e come dice Fulco Pratesi «Abbiamo molte più cose in comune che con un transistor»: infatti, sono dotati di vista, tatto, olfatto e non solo, si addormentano alla sera e si risvegliano alla mattina, entrano in relazione tra loro e fanno sesso.

Domani alle 11 ne parleranno Alessandro Peressotti e Giorgio Alberti, docenti all’Università di Udine, e Andrea Maroè, agronomo della Regione e presidente della Giant Trees Foundation, pioniere del tree-climbing in Italia e fondatore di una delle prime realtà che si è occupata di alberi ornamentali. Da tempo va in giro per il mondo in cerca degli alberi più alti, spesso accompagnato dal figlio Pietro Maroè, anch’egli tra gli ospiti, che in un libro — “La timidezza delle chiome” (Rizzoli, 2017) — ha raccontato il mondo visto dall’alto. Stimolato dall’attrice Sara Alzetta, domenica alle 11 condividerà le sue esperienze con il pubblico, facendosi provocare dalle parole sul tema di un grande scrittore come Mario Rigoni Stern.

Un altro libro uscito quest’anno per i tipi della Utet è “Alberi sapienti antiche foreste”: domenica alle 16 l’autore, il tecnico forestale Daniele Zovi, quarant’anni di lavoro nei boschi italiani (anche in regione) alle spalle, lo presenterà assieme al giornalista Nicolò Giraldi, uno che di foreste a piedi ne ha attraversate parecchie. Ma gli alberi sono stati catturati in tante immagini e sono anche i protagonisti di tante opere d’arte: ce le illustrerà Monica Mazzolini, storica dell’arte e della fotografia (domani, ore 16). —

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