“Never in Party” a Prosecco con cinque band e artisti locali

Sul palco Movimento Cumbiero, 1000 Streets, Sacundin Project, Pacifico, Badessa e altri

Elisa Russo
La band Movimento Cumbiero
La band Movimento Cumbiero

Arriva alla terza edizione il “Never In Party”, una serata musicale firmata dall’associazione Never In al Kulturni Dom di Prosecco. Oggi, 16 novembre, dalle 18, sul palco cinque band e artisti triestini: Movimento Cumbiero feat. 1000 Streets, Sacundin Project, Giovanni Pacifico e la Badessa, Zimanera, Francesco Cervino. Il dj set sarà a cura di Kwalaman, il biglietto d’ingresso è di 10 euro.

«Per noi sarà l’ultimo live a Trieste del 2024 – racconta il Movimento Cumbiero –. Chiudiamo un anno bellissimo, in cui ogni concerto è stato una festa. Questa volta festeggiamo i tre anni dell’associazione Never In, suoneremo con la nostra formazione fiati insieme alla 1000 Streets».

Negli ultimi sei anni il Movimento Cumbiero, diretto dal cantante, chitarrista e compositore argentino (triestino d’adozione) Baltazar Avila, si è fatto notare a colpi di live sempre molto partecipati, dal Teatro Miela (classificandosi anche secondi al Miela Music Contest) al Castello di San Giusto, a Piazza Verdi. Il sound del Movimento è caratterizzato, oltre che dalla influenza latina, da quella psichedelica della cumbia peruviana. La spezia in più aggiunta alla ricetta è proprio la componente triestina, i testi in italiano e spagnolo, infatti, raccolgono suggestioni che a “Balta” sono arrivate dalla sua nuova città e ha tradotto in brani contenuti nel loro primo album come “Vacilando en Valmaura” o “Il Fumo” dedicati al suo rione.

Il Sacundin Project propone in trio i classici del samba rock, con integrazioni del tropicalismo di Gilberto Gil e dei contributi più recenti da Lenine a Seu Jorge.

Il samba rock, nato in Brasile a fine anni ‘60 mescolando la musica popolare brasiliana con funk, soul e rock, viene qui riproposto da Pai Benni (voce e chitarra) e Romano Baldassi (basso), binomio con affiatamento di lunga data che portò alla fondazione della Banda Berimbau, insieme a Marino Bonazza (batteria) che già allora si era presto unito a loro, appena rientrato da una lunga permanenza in Brasile.

«Siamo unici, diversi, originali, eclettici, e inclassificabili - dicono Giovanni Pacifico e la Badessa -. Non assomigliamo a nessuno. Tutti i nostri pezzi sono scritti, composti, suonati e autoprodotti da noi. Non facciamo cover, solo roba nostra, noi creiamo e innoviamo. Se volete a tutti i costi definirci: duo di pop elettronico alternativo sperimentale».

Gli Zimanera nascono nell’era post-covid dall’idea della cantante Ester, con l’obiettivo di creare una band che sappia unire l’energia del rock alternativo alle sfumature del suono americano, con testi in italiano e sonorità potenti, si fanno strada con un alternative rock che parla di storie vissute e di emozioni dirette, tra riff avvolgenti e ritmiche incalzanti.

Amante del cantautorato classico, Francesco Cervino pubblica il suo esordio discografico “Destinazione Lucignolandia” a sessant’anni compiuti: ha iniziato a scrivere canzoni sue nel 2018, per la registrazione e produzione si è avvalso dello studio dei fratelli Abbrescia, noti come musicisti della heavy band triestina Tso. Una passione per la musica che ha viaggiato parallela alla sua professione di veterinario, per il cantautore nato a Verona nel 1963 ma residente a Trieste dagli anni ’90. —

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