Note di ieri per voci di oggi ai “Lunedì dello Schmidl”

Il respiro del passato, le voci del presente. Per coniugare la tradizione musicale in auge del Novecento nel campo della lirica con gli sviluppi contemporanei della scena locale, il Civico Museo “Carl Schmidl” di via Rossini, 4 inaugura domani (alle 17.30, a ingresso libero) il nuovo ciclo di incontri dal titolo “Le Voci di Trieste”, rassegna incastonata nei “Lunedì dello Schmidl” ideata con l’associazione Amici della Lirica “Giulio Viozzi” in collaborazione con l’Accademia di musica e canto corale di Trieste.
Formula semplice quanto intensa quella del nuovo ramo divulgativo sorto all’interno dello “Schmidl”, concepito per (ri)dare spazio e voci alle memorie custodite nelle collezioni museali e per regalare un palco ad alcuni degli esponenti alle prese con l’approdo sulla grande ribalta della lirica. La storia e le speranze, i talenti dell’epoca con le aspirazioni del momento. Un affresco di note e racconti che parte con il primo appuntamento curato da Stefano Bianchi, conservatore del Museo, e da Elisabetta D’Erme, presidente degli Amici della Lirica, accompagnati nella vernice dal musicologo Rino Alessi, dalla ricercatrice Annalisa Sandri e dal soprano Gloria Paulizza, insegnante all’Accademi.
Una premessa storica e poi spazio alla musica. La “prima” di “Le Voci di Trieste” non si limita infatti alla narrazione e si anima di brani, strumenti e spartiti, regalando uno squarcio sonoro dal vivo con il baritono Christian Stefanutti, accompagnato da Fabio Zanin al pianoforte sulle opere grandi firme come Gaetano Donizetti - “Cruda, funesta smania” da “Lucia di Lammermoor” -, Giuseppe Verdi (arie dal Rigoletto e dal MacBeth) e Ruggero Leoncavallo, presente nel programma di domani con le arie “Si può, si può”, tratte da “I Pagliacci”.
«Con questo nuovo segmento proseguiamo nella formula oramai consolidata dei Lunedì dello Schimld - ha premesso il curatore Stefano Bianchi - e nel contempo con la altrettanto solida collaborazione avviata con l’associazione Amici della Lirica con cui cerchiamo da tempo di promuovere iniziative rivolte alla valorizzazione della cultura musicale e del patrimonio custodito nelle nostre collezioni. Le lezioni arrivano ancora quindi dal passato - ha aggiunto Bianchi - ma per l’occasione saranno i giovani di volta in volta ad interpretare parti del lascito, ripensando agli insegnamenti dei grandi nomi».
Il percorso di “Voci di Trieste” continuerà con altre tappe tradotte in omaggio ad artisti come Alda Noni, Toinon Enenkel, Ida Quaiatti e Carlo Cossutta. Informazioni allo 040/6754039 o sui siti www.triestecultura.it e www.museoschmild.it
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo