Ode al flauto con concorso: tre giornate di Flute Festival

La kermesse torna da venerdì a domenica in programma concerti e masterclass

TRIESTE  L’edizione è la numero nove, tre sono le giornate e diversi i teatri. È il momento del Trieste Flute Festival, la manifestazione che suona l’ode all’arte del flauto attraverso diverse cifre, concertistiche e didattiche, progetto a cura della Trieste Flute Association sostenuto dalla Regione e in programma da venerdì a domenica.

Focus quindi sui molti colori del flauto, lo strumento “fatato” per eccellenza, magico e versatile, in grado di dipingere dal classico al jazz, lasciando poi segni storici anche nella storia del Progressive Rock, vedi le tonalità targate Jethro Tull o degli stessi Genesis. Il festival proverà a giocare su diversi fronti e suggestioni, aprendo una finestra significativa soprattutto sui giovani. Vedi infatti quanto in programma nella giornata inaugurale del 6 dicembre (dalle 8.30 alle 10 a palazzo Gopcevich, dalle 14 al Museo Sartorio) caratterizzata dalla collaborazione con l’Accademia Ars Nova e con la 14esima edizione dell’Ars Nova International Music Competition, data che parla di un concorso internazionale per giovani studenti di flauto traverso, quasi 150 quest’anno impegnati nell’assegnazione del Premio “Paolo Spincich” istituito dall’Accademia Ars Nova.

Il Flute Festival proseguirà in maniera autonoma il 7 dicembre approdando al liceo musicale Carducci di via Corsi, teatro di una giornata (10-16) dedicata alla memoria Guido Novello, storico flautista docente ai Conservatori di Trieste e Venezia. Qui il ricordo si traduce in un masterclass curato da Charina Quintata, di scena sul tema “La respirazione circolare”, Monica Finco (“Repertorio solistico e orchestrale”) Francesca Seri (“Ensamble di flauti traverso”) Horaccio Parravicini (“Repertorio solistico e orchestrale”) e Matej Zupan, anche egli sul fattore “Orchestrale e solistico” (www.triesteflute.it info@triesteflute.it). Sabato alle 18 (liceo Dante, via Giustiniano) in un concerto dei docenti a ingresso gratuito mentre domenica (18) gran finale al Teatro sloveno di via Petronio (20.30) con lo spettacolo “Quanti Flauti, Mamma mia!”, da una idea di Alessandro Vigolo, ispirato dalle musiche degli Abba su arrangiamenti di Lorenzo Visintin, con Carla Spagnolo, Maria Bertos, la direzione di Fulvio Dose e il Coro liceo Carducci. —
 

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