Opere di Polke per i dieci anni della riapertura di Palazzo Grassi

VENEZIA. Una retrospettiva dedicata a Sigmar Polke (1941-2010) a Palazzo Grassi, mentre a Punta della Dogana “Accrochage”, una selezione di opere dalla collezione Pinault esposte per la prima volta a...

VENEZIA. Una retrospettiva dedicata a Sigmar Polke (1941-2010) a Palazzo Grassi, mentre a Punta della Dogana “Accrochage”, una selezione di opere dalla collezione Pinault esposte per la prima volta a Venezia. Le due mostre, nelle due sedi espositive lagunari della Fondazione del magnate francese, apriranno al pubblico il 17 aprile 2016.

Nel decimo anniversario della sua riapertura, Palazzo Grassi presenta una retrospettiva di Polke, a 30 anni dalla sua partecipazione alla Biennale di Venezia, nel 1986, dove fu premiato con il Leone d'oro. Concepita specificamente per Palazzo Grassi da Elena Geuna e Guy Tosatto, direttore del Museo di Grenoble, in collaborazione con The Estate of Sigmar Polke, l'esposizione raccoglie circa novanta opere dell'artista, provenienti in parte dalla Pinault Collection e in parte da collezioni pubbliche e private.

La mostra, che ripercorre l'intera carriera dell'artista dagli anni '60 agli anni Duemila e la molteplicità delle tecniche utilizzate (dipinti, disegni, installazioni e film), prende spunto dal progetto di Polke per il Padiglione Tedesco presentato alla Biennale del 1986 e ruota intorno a due grandi temi: l'alchimia e la politica. A Punta della Dogana la mostra «Accrochage» è curata da Caroline Bourgeois. I settanta lavori esposti sono il risultato di un gesto minimale, che evoca sia una ricerca del vuoto sia una 'mise en abymè della storia dell'arte. Tutte le opere, e diciannove dei trenta artisti, sono presentati per la prima volta in una mostra della Collezione Pinault.

Tra gli artisti selezionati: Absalon, Pier Paolo Calzolari, Nina Canell, Tacita Dean, Peter Dreher, On Kawara, Edward Krasinski, Guillaume Leblon, Sol LeWitt, Fabio Mauri, Prabhavathi Meppayil, Michel Parmentier, Charles Ray, Thomas Schütte, Tino Sehgal, Haim Steinbach.

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