Paola Cortellesi resta incinta e perde il lavoro

ROMA. Arriva il 12 novembre il primo film dell’era Bergoglio sul tema della dignità e della situazione drammatica che vivono le donne incinte nel mondo del lavoro. Massimiliano Bruno porta sullo schermo un suo testo teatrale, ’Gli ultimi saranno ultimi’, con Paola Cortellesi (che per due anni nel 2006 e 2007 lo ha fatto a teatro), Alessandro Gassmann e Fabrizio Bentivoglio, dove racconta la storia di una donna che perde il lavoro quando resta incinta e poi progressivamente tutto, dagli affetti alla dignità, fino alla scelta finale di minacciare i datori di lavoro per avere «uno stipendio, basso, che mi permetta una vita dignitosa». «A fine 2005 abbiamo iniziato a trattare questo tema che iniziava allora ad affacciarsi - spiega Cortellesi, che è anche sceneggiatrice con Bruno, Furio Andreotti e Gianni Corsi - quello del lavoro precario e delle lavoratrici incinte. Oggi il tema è attualissimo: ne parla anche Papa Bergoglio, che dice che le donne incinte sono svantaggiate». Nel film, l’attrice romana è una precaria che viene licenziata quando, dopo tanti tentativi, resta incinta. La situazione diventa insostenibile perchè il marito, Alessandro Gassmann, un uomo che vive di espedienti perchè non vuole più «stare sotto padrone», non riesce più a mantenere la famiglia. Dalla situazione economica e dalla crisi coniugale che ne consegue, si arriva all’epilogo drammatico. «In fase di sceneggiatura ci siamo chiesti: qual è il limite a cui può spingersi una persona disperata, senza lavoro e senza più affetti? - si chiede la Cortellesi -. La risposta che ci siamo dati è che può diventare una persona pericolosa che decide di reagire».
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