Peter Hook a Pordenone le hit di Joy Division e New Order il 29 agosto



«La cosa più importante per una band - dichiara Peter Hook - è la chimica che scatta tra i componenti. Nei Joy Division c'era questa fantastica alchimia che ha reso possibile scrivere diverse grandi canzoni, che hanno superato il test del tempo e hanno ancora senso quarant'anni dopo». Riascoltare le hit dei Joy Division e dei New Order suonate da uno dei membri fondatori di entrambe le band britanniche: questa la prima chicca offerta dal Music in Village, la cui 26° edizione si terrà al Parco IV Novembre di Pordenone dal 28 al 31 agosto. Gli altri protagonisti sono ancora da svelare, per ora la certezza è che giovedì 29 arriva Peter Hook&The Light. In apertura, alle 21.30, i Covent Garden, mentre le selezioni musicali della serata saranno a cura di E. Sist dj selecter. Grandi concerti a ingresso gratuito e attenzione all'offerta enogastronomica (con il Finger Food Festival) sono i punti cardine del festival organizzato dall'associazione Complotto Adriatico.

L'inglese Peter Hook, cantante, compositore, polistrumentista, è stato bassista e co fondatore dei Joy Division, band post-punk di vita breve quanto intensa: il cantante Ian Curtis muore suicida nel 1980, ma i due album incisi, "Unknown Pleasure" e "Closer" rimangono immortali, due pietre miliari della storia della musica che vengono fatti propri da ogni nuova generazione, immaginario grafico compreso.

La copertina del primo album dei Joy Division, infatti, è un'immagine di culto (si tratta di un grafico comparato delle frequenze del segnale proveniente da una pulsar o stella di neutroni), tra le più replicate e rielaborate di sempre (si trova non solo su t-shirt, ma tazze, borse e qualunque altro gadget); l'artwork è opera di Peter Saville, co-fondatore della Factory Records e creatore di famose copertine anche per New Order, Roxy Music, Pulp e molti altri. Nell'80, a seguito della tragica dipartita di Curtis, i membri sopravvissuti dei Joy Division fondano i New Order che, pur concedendosi delle pause, sono attivi fino ai giorni nostri. Al post punk e alla new wave del precedente gruppo, aggiungono elementi dance e di elettronica. Nonostante la pesante eredità, riescono nuovamente a lasciare un segno profondo, con più di dieci dischi e numerosi riconoscimenti (tra cui il Brit Award) e sono considerati una delle band più influenti e apprezzate. Una bella occasione, dunque, quella offerta dal Music in Village, per riascoltare i successi delle due formazioni in cui ha militato Peter Hook. —

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