Pino O. Longo sceglie “La donna di sabbia”
Lo scrittore Giuseppe O. Longo raccomanda “La donna di sabbia” di Kobo Abe (Longanesi 1972, poi Guanda 2012, nel 1964 diventato film considerato un classico del cinema giapponese). «L’insegnante Niki...

Lo scrittore Giuseppe O. Longo raccomanda “La donna di sabbia” di Kobo Abe (Longanesi 1972, poi Guanda 2012, nel 1964 diventato film considerato un classico del cinema giapponese). «L’insegnante Niki Junpei - spiega Longo -, entomologo dilettante, raggiunge un remoto villaggio di pescatori per scoprire qualche nuovo insetto. Gli abitanti vivono nell’incubo di essere inghiottiti dalle dune, e hanno scavato profonde buche in cui la sabbia si riversa invece di sommergere il paese. In ogni buca vive una famiglia che scava notte e giorno per non essere sepolta. Junpei, catturato dai pescatori, è calato in una di queste buche, dove vive una vedova, per aiutarla a scavare. In lui si scatena un’incontenibile brama di libertà, ma tutti i suoi sforzi per evadere sono delusi». «A poco a poco - continua Longo - è soggiogato dal fatalismo e dalla carica erotica della donna, e quando gli si presenta l’occasione di fuggire decide di restare nella buca, adattandosi a un’esistenza simile a quella di uno dei suoi insetti». «L’atmosfera claustrofobica - dice ancora lo scrittore -, il graduale ottundimento della coscienza e la presenza soffocante della sabbia fanno di questo romanzo un’opera di valore assoluto. Lo consiglio per la scrittura, semplice, quasi disadorna, ma di grande effetto; per la suggestiva centralità del corpo e dei sensi; infine per la costruzione del racconto, che dopo un vertice di sofferenza, si estingue nel mormorio della rassegnazione». Giuseppe O. Longo, professore emerito all’Università di Trieste, si occupa delle conseguenze socioculturali delle tecnologie dell’informazione. È autore di saggi, romanzi, racconti e opere teatrali. Il suo ultimo libro appena uscito è “La scienza va a teatro”, (ed. Eut).
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