Quando Hollywood era Tinseltown la scalata al successo di aspiranti attori
Un ambizioso gruppo di aspiranti attori e registi nella Hollywood del secondo dopoguerra fa di tutto per realizzare i propri sogni nel mondo dello spettacolo: è questo il tema della serie “Hollywood”, in arrivo su Netflix il 1° maggio.
Dietro il progetto c’è il genio del produttore e regista di Indianapolis Ryan Murphy, quello di American Crime Story e The Politician, in collaborazione con il partner di vecchia data Ian Brennen: «Una lettera d’amore – ha detto Murphy – all’età d’oro di Tinseltown (Hollywood), questa produzione è il mio terzo show per Netflix e non potrei essere più emozionato o orgoglioso del lavoro che stiamo facendo insieme».
Hollywood nasce dall’idea di omaggiare lo showbiz con occhio critico.
La volontà è di dimostrare che perché il mondo hollywoodiano diventi un luogo totalmente felice c’è ancora da lavorare. Raccontando il passato, infatti, Murphy crea molteplici parallelismi con il presente. Un presente dove continuano a mancare diritti, uguaglianza e il giusto grado di sensibilità che consenta alla creatività di esprimersi davvero.
Il produttore esecutivo della serie e attore protagonista è Darren Criss: «Torno alla House of Murphy: recito e sono produttore esecutivo di Hollywood assieme a colui che Time ha definito “Re della televisione”. Alla fine dell’anno scorso abbiamo cenato e lui mi ha raccontato di voler realizzare una serie storica che fosse giovane e ottimista. Siamo arrivati all’idea di una serie che seguisse diverse storie di Hollywood degli anni Quaranta. Due giorni dopo Netflix l’ha acquistata».
La storia è ambientata nel secondo Dopoguerra, quando un gruppo di aspiranti attori tenta di intraprendere la strada del mondo dello spettacolo. Un cammino impervio, che li conduce verso sfide, delusioni e tante porte in faccia, a contatto con la società della controversa Tinseltown. Questo il nome (dal significato dispregiativo) scelto per celarvi tra le righe la luccicante Hollywood. La stessa Netflix spiega che: «Ogni personaggio offre uno scorcio unico dietro il sipario dorato di Hollywood, mettendo in luce quelle ingiustizie e quei pregiudizi sulla razza, il genere e la sessualità che ancora oggi fanno parte del sistema». E la produttrice esecutiva Janet Mock aggiunge: «La serie è un racconto ambizioso su cosa accadrebbe se un gruppo di sconosciuti avesse la possibilità di raccontare la propria storia, se il potere fosse nelle mani di una donna, se lo sceneggiatore fosse un uomo di colore, se l’eroina fosse una donna di colore e se l’idolo del palcoscenico fosse omosessuale. Hollywood è una lettera d’amore alla nostra piccola comunità fatta di sognatori e astri nascenti dove la magia trascende la realtà».
Questi gli attori: Darren Criss (Raymond), David Corenswet (Jack), Jeremy Pope (Archie), Patti LuPone (Avis), Jim Parsons (Henry Willson), Dylan McDermott (Ernie), Joe Mantello (Dick), Holland Taylor (Ellen Kincaid), Samara Weaving (Claire), Maude Apatow (Henrietta), Jake Picking (Rock Hudson) e Laura Harrier (Camille).
8 episodi dal 1° maggio su Netflix. —
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