Re Artù è stanco, apprendisti cavalieri cercansi

L’illustratrice Maria Gianola esce con i primi due capitoli della saga ispirata a Camelot
Valorosi, leali e generosi. Sin dalla notte dei tempi sono queste le qualità imprescindibili per essere ammessi nel blasonato club dei cavalieri della corte di re Artù a Camelot. Che succede, però, se affaticati da decenni di crociate, questi decidono di riporre l’armatura per godersi un po’ di sacrosanto riposo e svago? È quanto avviene dentro le mura del castello bretone, dove si crea una certa penuria di nobiluomini in grado di garantire continuità alla tradizione cavalleresca nel nome del saggio Artù. Per fortuna il preveggente mago Merlino - oramai in versione fantasma - ha elaborato un piano per trovare nuove leve tra i ragazzini di Camelot. Aprendo la strada, come diremmo oggi, a una task force di aspiranti cavalieri juniores del mitico re dei britanni e della sua spada magica. Una sorta di accademia per apprendisti cavalieri, che prima dell’investitura dovranno dimostrare di possedere la stoffa per l’ambito titolo.


La scrittrice e illustratrice per l’infanzia
Maria Gianola
, con i primi due capitoli della serie “I piccoli cavalieri di re Artù”, inaugura la nuova saga ispirata agli intrepidi cavalieri di Camelot al centro delle antiche leggende bretoni. “
Sos grifone
” ed “
Excalibur sei mitica
”, questi i primi due racconti (
pagg. 123, euro 12,00
, per bambini dai 7 anni in su) pubblicati nella collana
Battello a vapore
della casa editrice
Piemme
e nati dalla penna dell’autrice veneziana. Il sempre verde appeal della cavalleria, con le sue dame, i tornei, i draghi, le spade magiche e gli incantesimi, per raccontare le avventure di cinque tostissimi ragazzini.


Come anticipa la pergamena in apertura del primo volume, Artù, dopo una vita di combattimenti e grattacapi per regnare su Camelot, desidera solamente godersi i nipotini e la moglie Ginevra in santa pace. Merlino intuisce quindi quanto sia di vitale importanza rimpinguare il castello di giovani cavalieri da cercare tra le nuove leve del reame. Purché in grado, naturalmente, di dimostrare di possedere tutte le virtù di un cavaliere della tavola rotonda. A raccogliere la sfida, l’intraprendente Aster dalle lunghe trecce, l’audace Flynn, il saputello Edwin, la sensitiva Iseline e il forte Conn. A condividerne le peripezie il cucciolo di grifone Anouk, mentre a proteggere la combriccola ci pensa la spadina parlante Calimon. Gianola, con licenza favolistica, attribuisce ai piccoli bretoni, tra pigrizia e poca voglia di fare i compiti, molte similitudini con i ragazzini d’oggi, introducendo inoltre nelle storie anche sfizi contemporanei, come le patatine fritte.


Patrizia Piccione


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