Samuele, dalla maturità al grande cinema

Lo studente triestino Vessio protagonista del nuovo lavoro di Mirko Locatelli “Il rumore del sole” assieme ad Ariane Ascaride
Silvano Trieste 11/07/2017 IS Grignano, il film
Silvano Trieste 11/07/2017 IS Grignano, il film

TRIESTE. Vent’anni compiuti a maggio, occhi intensi azzurro mare e tanta voglia di cinema.
È triestino Samuele Vessio, il ragazzo che è stato scelto come coprotagonista del nuovo film di Mirko Locatelli “Il rumore del sole”. Il primo ciak si è battuto lunedì alla Casa di cura Salus, mentre ieri il set è stato spostato all’Immaginario Scientifico di Grignano per dirigersi ancora, nelle prossime settimane, verso altri luoghi della città.

 


Si tratta di una sfida importante per il giovane debuttante che si affaccia per la prima volta al mondo della settima arte, anche se fin da piccolo ha frequentato i set cittadini facendo la “comparsa”. Appena sostenuto l’esame di maturità al Liceo Economico Sociale presso l’Istituto Giosuè Carducci, oggi Samuele si sente pronto per questa nuova avventura che lo vedrà recitare al fianco di una professionista affermata come Ariane Ascaride.

Il set de "Il rumore del sole" a Grignano

 


«Ho incontrato Mirko nel mese di novembre - ricorda - quando la produzione mi ha contattato dopo aver visto una mia foto su Facebook. Mi hanno invitato a partecipare al casting ma all’inizio l’idea di fare l’attore mi sembrava una cosa lontana. Il processo di selezione non è stato semplice, ho dovuto competere con altri ragazzi. Mirko ci metteva a confronto attraverso prove di recitazione, ma valutava anche la motivazione e l’impegno. Non ero sicuro di farcela, ci ho provato. E alla fine sono qua».

Per esigenze di copione, al pari di un vero professionista, Vessio ha dovuto impegnarsi anche nella messa a punto fisica. «Durante l’inverno - spiega - ho dovuto aumentare di peso e praticare diversi sport a cominciare dalle arti marziali, per sviluppare la massa muscolare. Però Davide, il mio personaggio, pratica abitualmente il canottaggio. Perciò ho dovuto imparare. Mi allenavo due o tre volte alla settimana in Sacchetta, presso il circolo Canottieri Trieste, cominciando dalle basi, fino a raggiungere un livello più avanzato».

La scorsa settimana, qualche giorno prima dell’inizio delle riprese, ha finalmente incontrato la protagonista femminile del film, l’attrice francese Ariane Ascaride, musa e compagna di vita del regista marsigliese Robert Guediguian.

«Mi piace molto lavorare sia con registi giovani che con attori giovani - commenta Ascaride in un ottimo italiano che tradisce le sue origini amalfitane -. Ciò che mi piace degli attori senza esperienza è la loro sincerità e la capacità di lasciarsi andare. Per me diventa interessante, perché a quel punto sono io a dovermi adattare a quella spontaneità».

In “Il rumore del sole”, prodotto da Strani Film con Rai Cinema, in coproduzione con Agat Films, Ascaride interpreta Isabelle, una donna matura, ricercatrice in astronomia, che attraversa un momento cruciale della sua esistenza quando avviene l’incontro con Davide, un ragazzo al quale si sente legata da un avvenimento che sconvolge le loro vite.

Nonostante le differenze, anticipa il regista Mirko Locatelli, al suo terzo lungometraggio di finzione, «i due non possono sottrarsi all’attrazione». «È la seconda volta che recito in Italia - racconta di nuovo Ascaride - e il modo di lavorare qui, rispetto alla Francia, è molto diverso. Eppure mi risulta facile lavorare con Mirko. A volte noi francesi tendiamo a essere troppo intellettuali, qui invece uso di più il corpo, il cuore, i sentimenti. È un po’ il tipo di lavoro che faccio con il regista Jules Guediguian». «Locatelli mi ha fatto avere la sceneggiatura tramite il mio agente - prosegue - e dopo averla letta ho deciso di incontrare lui e la sua compagna nella vita e nell’arte Giuditta Tarantelli. Mi faceva molto ridere. Locatelli ha questa forza e poi conosce bene il cinema francese. Possiamo dire che è un mago, perché alla fine mi ha incantata». «Del personaggio di Isabelle- prosegue Ariane Ascaride - amo la sua follia. È una donna che mente sempre e vuole avere il controllo su tutto. Ma l’incontro con questo ragazzo le sfugge di mano».

Per l’attrice francese si tratta del primo viaggio a Trieste: «Non ho ancora potuto visitare la città perché da quando sono arrivata Mirko mi fa lavorare sempre. Però mi piace l’idea di stare in un luogo di confine, l’atmosfera qui è particolare. Trieste per me è Svevo. Ma la devo ancora scoprire».

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