Sandra Milo: «8 e mezzo è il più bel film del mondo Un capolavoro assoluto»

Italian actress Sandra Milo arrives for the premiere of 'Dorogie Tovarischi! (Dear Comrades!)' during the 77th annual Venice International Film Festival, in Venice, Italy, 07 September 2020. ANSA/ETTORE FERRARI
Italian actress Sandra Milo arrives for the premiere of 'Dorogie Tovarischi! (Dear Comrades!)' during the 77th annual Venice International Film Festival, in Venice, Italy, 07 September 2020. ANSA/ETTORE FERRARI

ROMA

«Sono grata ai grandi registi, ma anche a quelli piccoli, coi quali ho lavorato e grata ai miei figli che mi hanno insegnato la pazienza e così ho saputo aspettare anche questo premio». Sandra Milo, che domani, nella serata condotta da Carlo Conti su Rai1, sarà insignita del David di Donatello alla carriera, commenta entusiasta, in un'intervista, il riconoscimento che - dice - «vale più di un David ad un solo film, perché li premia un pò tutti. E sono felice perché non è solo un riconoscimento ai grandi registi, ma anche ai piccoli registi con cui ho lavorato, perché chi fa questo lavoro lo fa con passione, dà tutto se stesso, non sempre riesce, è chiaro, ma il merito c'è lo stesso». L'attrice, 88 anni, dei quali 66 vissuti davanti alla macchina da presa, si dice «grata soprattutto per loro». Alla domanda sul film al quale sia più affezionata, non ha esitazioni: 'La visita’ di Antonio Pietrangeli. Ma il suo nome, il suo volto e il suo successo sono certamente legati a Federico Fellini. Tra i film del regista sceglie '8 ½' che definisce «un capolavoro assoluto e insuperato. È il più bel film del mondo, straordinario, geniale, ogni volta che lo guardo scopro qualcosa di nuovo e di attuale». —

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