Serata amarcord All’Ariston è sfida di cover

INVIATA A SANREMO. Premiato da dati d’ascolto definiti «da record» Carlo Conti si nasconde dietro le battute: «Già pronto per l’edizione del 2016? Non ci penso proprio. Prendo i soldi e scappo». Il presentatore “normale” che ha mandato in archivio la “rivoluzione” di Fabio Fazio e che la Rai punta a confermare, mantiene i piedi per terra e alla terza serata trasforma il Festival in una macchina del tempo in cui torna a brillare la stella degli Spandau Ballet, banda cult degli anni Ottanta, che torna a Sanremo per la quarta volta. Erano sbarcati sulla Riviera per la prima volta trent’anni fa. «Cos’è cambiato? Allora i nostri fan erano più giovani e gridavano un sacco» ride il frontman Tony Hadley, che a marzo sarà in Italia a marzo per cinque date dell’annunciato ritorno dal vivo.
Mentre nelle radio volano le canzoni di Nek e Malika Ayane, le più trasmesse finora della 65ma edizione, sul palco dell’Ariston è tempo di cover. Per la prima volta la serata amarcord entra nel meccanismo della gara con il voto della sala stampa e dei telespettatori, determinando un vincitore a cui viene assegnato il fiore simbolico creato dai floricoltori di Sanremo. È anche la sera in cui per la prima volta Sanremo si collega con lo spazio per l’intervento dell’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, che dalla stazione orbitante internazionale (Iss) racconta la sua esperienza tra le stelle.
Ma dopo gli interventi comici sottotono delle prime due serate, i riflettori sono puntati anche su Luca e Paolo. Il Festival in astinenza da polemiche si affida alla coppia che nel 2011 fece rumore con “Ti sputtanerò”, parodia musicale delle vicende giudiziarie di Berlusconi e dell giallo della casa di Montecarlo di Fini. Ad aprire la serata è però, come mercoledì, la doppia sfida tra i quattro talenti delle Nuove proposte: Giovanni Caccamo ha la meglio su Serena Brancale, in uno scontro diretto che lascia l’amaro in bocca perché a fronteggiarsi sono due giovani tra i più interessanti, mentre Amara sconfigge Rakele. Entrambi i vincitori della manche passano alla semifinale di venerdì.
La serata cover è un omaggio al meglio della musica italiana, con Massimo Ranieri – che sabato duetterà sul palco dell’Ariston con Gianna Nannini – scelto da due big, Raf e Nina Zilli. Comincia Raf, giù di voce, con “Rose rosse”; quindi Irene Grandi con “Se perdo te”; Moreno con “Una carezza in un pugno;” Anna Tatangelo con “Dio come ti amo”. Seguono Biggio e Mandelli con “E la vita la vita”; Chiara con “Il volto della vita”; Nesli con “Mare mare”; Nek, “Se telefonando”. Quindi Dear Jack con “Io che amo solo te”; Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi, divertenti con “Alghero” di Giuni Russo; Bianca Atzei con “Ciao Amore Ciao”; Alex Britti con “Io mi fermo qui”. Lorenzo Fragola sceglie “Una città per cantare”; Il Volo “Ancora”; Annalisa “Ti sento”; Lara Fabian propone “Sto male” di Ornella Vanoni. Infine Gianluca Grignani con “Vedrai Vedrai”; Nina Zilli con “Se bruciasse” la città; Malika Ayane con “Vivere”; Marco Masini con “Sarà per te” di Francesco Nuti. Tra gli ospiti, Federico Paciotti, con “E lucean le stelle”, la bellissima romanza di Puccini, l’attrice Vittoria Puccini, i Saint Motel con il loro nuovo singolo “Cold Cold Man” e il patron della Sampdoria Massimo Ferrero.
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