Šerbedžija e il ricordo dell’ultimo Kubrick

L’attore premiato con l’Eastern Star Award dal Trieste Film Festival: «Percavassi un’amica, ha aiutato molti in Jugoslavia»
Foto BRUNI 20.01.2018 Trieste Film Festival : Rade Serbedzija
Foto BRUNI 20.01.2018 Trieste Film Festival : Rade Serbedzija
TRIESTE. È uno dei volti più noti associati all’ex Jugoslavia, soprattutto per la folgorante performance in “Prima della Pioggia” di Milcho Manchevski, Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia nel 1994, in cui interpretava il ruolo di un fotografo inquieto che vive sulla propria pelle le lacerazioni inferte dal conflitto dei Balcani. Ma nella sua poliforme carriera internazionale, che al di là del cinema si estende anche al teatro, alla musica e alla poesia, Rade Šerbedžija, ospite del Trieste Film Festival che lo ha omaggiato con l’Eastern Star Award 2018, ha lavorato soprattutto all’estero, sia in Europa che a Hollywood, nel cinema d’autore e in produzioni ad alto o anche altissimo budget. Per Giuseppe Bertolucci ha girato “Il dolce rumore della vita”, con Francesco Rosi “La tregua”, con Andrea Segre “Io sono Li”, eppure nella sua filmografia si incrociano anche i nomi di John Woo (“Mission: Impossible II”), Clint Eastwood (“Space Cowboys”), Guy Ritchie (“The Snatch”) e soprattutto di Stanley Kubrick, con cui l’attore croato di origini serbe ha lavorato per circa tre mesi sul set del suo ultimo film “Eyes Wide Shut”. Esperienza di cui Šerbedžija conserva ancora un ricordo vividissimo: «Quella che abbiamo visto al cinema – ricorda – non sarebbe stata la versione definitiva del film. Tutt’altro. Quando Stanley terminò il primo montaggio, lo fece vedere a Tom Cruise, a New York. Io all’epoca vivevo a Londra e fui svegliato da una sua telefonata in piena notte. Tom era ansioso di dirmi quanto fosse entusiasta per ciò che aveva visto. Un film fantastico, diceva. Lo stesso entusiasmo arrivò anche a Kubrick, il quale, però, ci gelò: “Abbiamo appena cominciato”, disse, “questo è solo l’inizio”. Morì sette giorni dopo. Si pensò se fosse il caso di intervenire sul film, ma poi concordammo sul fatto che dovesse essere lasciato così. Il “first cut” di Stanley».


In Italia Šerbedžija, è già stato molte altre volte, anche per lavoro. Anche di recente, in Veneto, sul set dell’opera prima di Antonio Padovan “Finché c’è prosecco c’è speranza”. E questa non è la sua prima visita neppure a Trieste, tappa fondamentale per l’acquisto di jeans prima della caduta del muro, ma anche per frequentare il Festival nelle sue prime edizioni, ancora con il nome di Alpe Adria Cinema, sotto la direzione di Anna Maria Percavassi. «Una persona speciale e un’amica – rammenta -. Non ha aiutato solo i filmmaker, ma tutti, in Jugoslavia, mentre stavamo attraversando una situazione politicamente difficile. Ha invitato gente da ogni parte del paese, ha creato rapporti tra queste persone. È stata di grande aiuto per tutti noi». E se oggi il Festival celebra il Sessantotto, Šerbedžija ricorda quella stagione con più distanza rispetto ad altri coetanei della stessa generazione: «Non ho preso parte alle manifestazioni studentesche, non ero in strada a protestare perché ero impegnato a recitare. Ma ricordo bene quel periodo e le cose che chiedevamo: più diritti, maggiore libertà. Era giusto, anche se abbiamo avuto la fortuna di vivere in un Paese dove la dittatura non era rigida come in altri paesi. C’erano comunque diversi problemi. La cosa che più mi ha deluso, però, è che molti dei giovani rivoluzionari dell’epoca, sono diventati esponenti del peggior nazionalismo negli anni ’90. Questa è stata una grande delusione».


«Cosa penso del crescente nazionalismo in Europa e nel mondo? Penso che viviamo in un’epoca molto buia - conclude -. Se finora non è scoppiata la terza guerra mondiale, si deve solo alla minaccia nucleare che porrebbe fine a tutto. Ma non si può essere certi che ciò non accada in futuro. Che i tre o quattro leader mondiali non decidano di giocarsi il destino del mondo in un’ultima partita a poker. Ritengo che ci sia più di una ragione per avere paura».


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