Si chiama Thelma Schoonmaker la regina dei film

VENEZIA. Se il cinema di Martin Scorsese, con la sua ipermotricità, i suoi ritmi febbrili, il suo andamento palpitante e spesso ansiogeno, in una parola il suo respiro interno, deve tutto ciò anche al fattore montaggio, ecco che cogliamo immediatamente l’importanza di una figura come quella di Thelma Schoonmaker.
La 74enne montatrice americana, algerina di nascita, condivide infatti dal lontano 1967 (“Chi sta bussando alla mia porta?”) con il regista italoamericano questo fondamentale aspetto del racconto e della tecnica cinematografici: un sodalizio proseguito sino al recente “The wolf of Wall Street”, e che ha valso alla Schoonmaker ben tre Oscar, per “Toro scatenato”, “The Aviator”, “The departed”. Anche per questo la Mostra del cinema l’ha prescelta come seconda assegnataria – dopo il documentarista Frederick Wiseman - del Leone d’oro alla carriera, che le verrà consegnato oggi: prima volta, per la cronaca, in cui questo riconoscimento viene attribuito ad un artista del montaggio. Inizialmente attratta dalla carriera diplomatica, Thelma Schoonmaker ha impresso sul cinema scorsesiano una vera e propria co-autorialità, dimostrando perfetta sintonia col regista e profonda corrispondenza interiore (cementata anche in un’amicizia personale) nel restituire la scansione narrativa e psicologica dei suoi “tempi” filmici. Ma la Schoonmaker, cui si deve anche il montaggio di un film leggendario come il documentario del ’70 “Woodstock: tre giorni di pace, amore e musica”, è anche in prima linea per promuovere i film e gli scritti del regista inglese Michael Powell, suo marito dall’84 al ’90 - anno della morte – e autore di opere di culto come “Il ladro di Bagdad” (’40), “L’ccchio che uccide” (’60), oltre che, in coppia con l’emigrato ungherese Emeric Pressburger, di capolavori visionari come “Narciso nero “ (‘’47), “Scarpette rosse” (’48) e “I racconti di Hoffmann” (’51), dall’opera di Offenbach: quest’ultimo appena restaurato e presentato in Venezia Classici. Infaticabile e attenta ad ogni sfumatura e aspetto del linguaggio cinematografico, Thelma Schoonmaker è attualmente al lavoro sui prossimi due progetti di Scorsese: “Silence” e “Sinatra”, sulla vita dell’indimenticabile “The Voice”.
Roberto Pugliese
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