“Success”, una serie a Zagabria firmata dall’Oscar Danis Tanović

Oggi al Trieste Film Festival si presenta la fiction per il gigante americano Hbo Maratona al Miela fino alle 3.30 con tutti gli episodi della storia di quattro personaggi



Il canale Hbo, lo stesso che ha prodotto la serie “Il trono di spade” e in Italia “L’amica geniale”, ha iniziato a investire nei Balcani: la prima serie tv Hbo Europa prodotta nella regione Adriatica, “Success” del regista bosniaco Danis Tanović, sarà presentata stasera al Trieste Film Festival in una speciale maratona-evento dei sei episodi in successione, dalle 22 alle 3.30 del mattino al Teatro Miela. Sono stati proprio i dirigenti di Hbo a proporre il progetto a Tanović, Premio Oscar nel 2002 per “No Man’s Land” (riproposto questa sera al festival, alle ore 20 al Teatro Miela). «Mi hanno lasciato totale libertà su come girare», dice il regista da Londra, dove sta preparando il suo nuovo film per il cinema, “The Postcard Killing”. Tanović dirige, ma l’autore della sceneggiatura, un dramma noir compresso e tesissimo ambientato nella Zagabria contemporanea, è lo scrittore macedone Marjan Alcevski. I protagonisti sono quattro sconosciuti diversissimi tra loro: un architetto, l’impiegata di una banca, un padre di famiglia che rischia il pignoramento della casa e una ragazzina sulla cattiva strada. I loro destini vengono uniti da un evento violento e inspiegabile. «È un progetto molto diverso dai miei lavori del passato: ho voluto vedere cosa significa girare una serie. Ed è una storia di genere, differente da quello che siamo abituati a vedere nella cinematografia balcanica», afferma Tanović. «Il bello di questa storia è che ogni spettatore può trovare un personaggio che gli corrisponde per situazione economica, estrazione sociale o età. Per questo, anche se la serie è girata in Croazia, ha ottenuto ottime critiche in tutta Europa, dalla Spagna alla Danimarca». Per Tanović è il primo progetto girato nella capitale croata: «Non è la mia città, la lingua è leggermente diversa dalla mia. Sono andato a Zagabria quasi vergine rispetto al territorio e penso che gli spettatori, soprattutto i croati, si stupiranno a vedere una Zagabria così nuova e diversa». In queste settimane il regista è impegnato nella preparazione di “The Postcard Killings”, un thriller di produzione hollywoodiana ambientato in Europa, con Jeffrey Dean Morgan e Connie Nielsen. La storia è quella di un misterioso killer che massacra giovani coppie annunciando i suoi atti criminali a diversi giornalisti attraverso delle cartoline. Tanović ha lavorato più volte con la grande macchina di Hollywood, come in “Triage”, del 2009, con Colin Farrell: un processo molto diverso rispetto ai suoi progetti più personali. «Amo alternare le due cose», dice. «In un certo senso, però, anche quando non scrivi la storia si tratta sempre di un lavoro personale. “Success”, per esempio, ogni regista l’avrebbe girato in maniera diversa».

Del resto, girare film in Bosnia è quasi impossibile, persino per un Premio Oscar come lui: «Fare film lì è molto duro, aspetto anni per trovare i finanziamenti. Croazia, Serbia e Slovenia sono piccoli paesi, eppure riescono a produrre una decina di film all’anno, mentre in Bosnia ne produciamo uno o due. Quando non giri film i professionisti, i registi, gli scenografi, finiscono per andare via. Dobbiamo ricominciare: ci vogliono dei politici diversi che capiscano l’importanza dell’arte e alcuni anni per costruire di nuovo l’industria. Sono vent’anni che dico che dobbiamo combattere, ma è stancante: si fanno un passo avanti e due indietro». —



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