Tre solisti nel tributo alla Repubblica Ceca con pagine di Dvořák Smetana e Josef Suk

Lunedì al teatro Verdi Irnberger, Geringas e Kaspar ospiti della stagione della Società dei concerti



Lunedì al Teatro Verdi di Trieste per la Società dei Concerti protagonista assoluta sarà la Repubblica Ceca. Quanto alla musica classica questo Paese vanta una tradizione meno antica d'altri – Boemia, Slesia e Moravia, a lungo satelliti della confinante Austria – ma di tutto rispetto, specie se si evoca Antonin Dvořák, il quale, prendendo il testimone da Bedřich Smetana, diede massimo lustro alla scuola nazionale ceca, così come fece poi il violista e compositore Josef Suk, allievo ed erede spirituale di Dvořák, del quale sposò anche la figlia maggiore.

Alle 20.30 il Trio composto dai solisti Irnberger, Geringas e Kaspar celebrerà la grandezza e l’autenticità del linguaggio di questi tre grandi compositori in un programma dall’altissima temperatura emotiva.

Thomas Albertus Irnberger, nato a Salisburgo nel 1985, è considerato uno dei più grandi violinisti austriaci. La stampa tedesca ha scritto di lui: «Come pochi altri giovani artisti nel suo campo, Irnberger è riuscito a raggiungere negli ultimi anni una posizione predominante tra i maggiori violinisti europei». Il violoncellista e direttore d'orchestra lituano David Geringas appartiene all’élite musicale del giorno d’oggi. Il suo rigore intellettuale, la sua versatilità stilistica, il suo sentimento melodico, e la sensualità del suo tono sono stati motivi di lode in tutto il mondo. Allievo di Rostropovich e vincitore della medaglia d'oro del Tchaikovsky Competition nel 1970, può ora vantare una carriera che ha attraversato decenni.

Paul Kaspar ha studiato con Rudolf Macudzinski a Bratislava, con Frantisek Rauch a Praga e ha concluso gli studi con Ludwig Hoffmann a Monaco. Il pianista ceco si esibisce regolarmente in tutta Europa, Israele, Turchia, Cina, Messico, Usa e Canada.

La passione per la musica ceca ha portato i tre artisti a creare questo splendido Trio e grazie al successo dei loro concerti, hanno deciso, con il supporto della casa discografica viennese Gramola di incidere insieme tre cd, a partire già dal 2019, con i più rilevanti concerti di musica cameristica per pianoforte violino e violoncello.

A Trieste lunedì la prima opera in programma sarà il Trio in si maggiore op. 21, composto da Dvořák, nel 1875, un anno che rappresentò per il compositore un periodo di grande entusiasmo e possibilità. Il successo della terza sinfonia e l’ammirazione di cui godeva presso personaggi del calibro di Johannes Brahms e del critico Eduard Hanslick gli valsero l’ottenimento di una borsa di studio statale permettendogli di dedicarsi a tempo pieno alla composizione. A seguire l’Elegia per pianoforte, violino e violoncello, composta da Josef Suk nel 1902, in omaggio all’amico, poeta e drammaturgo, Julius Zeyer, inaspettatamente scomparso l’anno precedente e per il quale il compositore ceco aveva curato la stesura di un paio di partiture teatrali. Infine in programma il Trio in sol minore Op. 15 di Smetana, opera legata alla morte della figlia Bedriska che aveva appena quattro anni. L’intensità e la drammaticità del momento appaiano evidenti nell’opera che viene da molti identificata come il primo grande lavoro dove il linguaggio compositivo di Smetana trova una sua compiutezza. —

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