Trieste, con l’Irci alla scoperta della storia sconosciuta dei benandanti istriani

Oggi la conferenza organizzata assieme alla Società di Minerva sul tema degli “sciamani” locali già indagati nelle ricerche di Ginzburg, Gri e altri

Una rappresentazione delle streghe: di stregoneria rischiavano esser accusati i benandanti
Una rappresentazione delle streghe: di stregoneria rischiavano esser accusati i benandanti

TRIESTE Storie sconosciute dei benandanti istriani. Oggi, nella sede dell’Irci, Istituto Regionale per la Cultura Istriano-Fiumano-Dalmata, di via Torino 8, a Trieste, si terrà la conferenza del dottor Piero Delbello e della professoressa Giovanna Paolin su I benandanti nel Friuli e nell’ Istria, fra ricerca storica e indagine antropologica.

L’iniziativa fa parte del ciclo di conferenze della Società di Minerva “Conservazione e ripresa delle tradizioni etnografiche di una regione di confine: la svolta degli anni ’50-’60”, sostenuto dalla Regione e si svolge con la partnership dell’Irci.

Per gli studi sull’antico mito agrario dei benandanti del Friuli e dell’Istria, tema oggi ben noto a livello internazionale a storici e antropologi, il 1966 si pone come un anno di svolta. In quell’anno esce infatti per i tipi di Einaudi la monografia di Carlo Ginzburg I benandanti : stregoneria e culti agrari tra Cinquecento e Seicento, a sua volta seguita nei decenni successivi e fino ai nostri giorni da ulteriori ricerche di storici e antropologi, come Bošković-Stulli, Gri, Nardon, interessati a ricostruire le tracce storiche e le persistenze folcloriche del mito agrario, incentrato principalmente sulle immaginarie lotte notturne fra benandanti e stregoni per il raccolto. La sua diffusione risulta oggi attestata oltre che nel Friuli, dove lo aveva ritrovato il Ginzburg leggendo i processi dell’Inquisizione aquileiese, anche nell’Istria, dove è descritto nel secolo XVII da corografi come Giacomo Filippo Tomasini e Prospero Petronio.

Tuttavia, come aveva riconosciuto lo stesso Ginzburg, tracce della credenza nei benandanti, chiamati in Istria kresniki, erano sopravvissute fino al ‘900, e sono state rilevate anche in anni recenti.

È proprio dallo studio di queste sopravvivenze che parte il nostro incontro, attraverso le notizie raccolte sul campo già da diversi anni dal dottor Piero Delbello, direttore dell’Irci. A sua volta Giovanna Paolin, per molti anni ricercatrice e docente presso l’Istituto di Storia dell’Università di Trieste, nota studiosa del patriarcato di Aquileia, dell’Inquisizione e del monachesimo femminile, approfondisce le radici storiche della credenza dei benandanti tra Friuli ed Istria, attraverso le visite pastorali e i processi inquisitoriali. —

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