Un falsario: «Quella Principessa non è di Leonardo, l’ho fatta io»
MILANO. È di pochi giorni fa la rivendicazione di paternità della “Bella principessa”attribuita a Leonardo da Vinci, da parte del falsario inglese Shaun Greenhalghn. Diversi esperti d'arte, tra cui Martin Kempt, che ha seguito l'iter di attribuzione dell'opera a Leonardo, però smentiscono le sue parole. La casa editrice Scripta Maneant, che ha organizzato la mostra dedicata a “La bella principessa” di Leonardò prima al Palazzo Ducale di Urbino e poi alla Villa Reale di Monza, ha raccolto le dichiarazioni di alcuni critici e storici dell'arte che hanno visto l'opera e studiato sia l'indagine scientifica del Lumière Technology di Parigi sia il dossier tecnico del Centro di Conservazione e Restauro Di Venaria-Torino.
«Toglie il fiato questa buffonata. Per fare l'effetto di un'opera disegnata da un mancino, non basta girare la pergamena e fare le sfumature con la mano destra, come Mr Greenhalgh dice di aver fatto» dichiara Nicholas Turner.
«Grande indignazione», dice Cristina Geddo .
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