Un teatro in metamorfosi: il Cut apre a grandi e piccoli

TRIESTE Quest’anno la parola d’ordine è metamorfosi, quasi a voler ribadire il senso profondo dell’adattamento e della mutabilità propria del teatro, a tutti i livelli. Nuova stagione e antichi propositi per il Cut Trieste, il Centro universitario teatrale guidato da Marco Palazzoni ed Elena Delithanassis, alle prese con i progetti di un’annata che aprirà ufficialmente i battenti domani, caratterizzata come sempre da corsi, allestimenti, laboratori e inevitabili novità.
In primo piano la formazione. Il Cut, in occasione del percorso 2016/2017 targato appunto “Un teatro in metamorfosi”, ripropone, anzi, amplia l’offerta didattica sulla base di tre corsi, dal primo livello basico (under 35) curato da Ivo Huez nell’aula 1 B dell’edificio H3 dell’Università centrale, al secondo livello condotto da Luca Quaia e Diana Hobel (anch’esso per allievi sotto i 35 anni di età ma ospitato nel Salone Ardis della Casa dello studente) sino alla proposta dedicata agli adulti, dal significativo titolo di “Buio in sala”, diretta da Sergio Pancaldi e con sede in via Valdirivo 45 al giovedì, dalle 19 alle 21. E per i più piccoli? Anche qui il Cut colora il suo nuovo cartellone con un paio di proposte, frutto tra l’altro della collaborazione con il Teatro sloveno di via Petronio 4, l’aula che ospiterà i canali della formazione per bambini dai 5-10, 11-14 e 15-18 anni.
E c’è dell’altro. Il Cut punta a individuare i crismi di una positiva e diversificata metamorfosi agendo su vari elementi, giocando in tal modo su temi che spaziano dalla postura alla psiche ma soffermandosi inevitabilmente sulla voce. Ecco dunque confermato il corso di dizione ma con tinte specialistiche rivolte alla conduzione radiofonica, corso che assembla spunti indispensabili per il cesello della comunicazione pubblica - come fonetica, chiarezza, sicurezza - e che vede in cattedra Mario Mirasola, regista della sede regionale Rai. Alla formazione concorrono quindi diversi elementi, legati anche alla condizione fisica. In tale ottica il Cut offre un corso di Tai Chi Chuan, curato da Ondina Deconi, e pone in cantiere uno rivolto alla scherma scenica, antico baluardo dell’apprendistato attoriale in campo sia teatrale che cinematografico. L’altra tappa didattica riguarda un corso di inglese, diretto da Andrea Neami e Sharon Ann Edwards, accompagnato anche esso da un respiro teatrale e basato sul testo di “Elephant man”, scritto da Bernard Pomerance, tratto dalla vera storia di John Merrik, vicenda intrisa da riferimenti alla diversità, l’integrazione sociale, l’accettazione e i conflitti sociali. Informazioni e modalità di iscrizione ai corsi scrivendo a info@cutrieste.com, telefonando ai numeri 3383980768 e 3470421826, o visitando www.cutrieste.com.
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