Un thriller di Franco Vanni scava negli orrori dell’ex Jugoslavia
MILANO. A vent'anni dalla firma degli accordi di Dayton, che segnarono la fine della guerra in Bosnia-Erzegovina, esce nelle librerie “Il clima ideale” (Laurana Editore), romanzo d'esordio di Franco Vanni, cronista del quotidiano “la Repubblica”.
Un thriller ambientato tra Milano, l'Albania, la Serbia e la Bosnia, lungo un percorso di sangue che dalle Ss di Adolf Hitler porta alle squadre della morte nell'ex Jugoslavia. Sullo sfondo la tragedia vissuta da una ragazza che negli anni '90 ha visto uccidere i suoi genitori ed è rimasta prigioniera del capo di una formazione paramilitare.
Vent'anni dopo il protagonista del romanzo, un lobbista milanese, viene incaricato dal nonno di indagare su una cameriera serba, dando il via a una vicenda dove si intrecciano morti misteriose, azioni di truppe mercenarie e viaggi tra l'Italia e il cuore dei Balcani.
I conflitti irrisolti dell’ex Jugoslavia hanno nutrito la fantasia di Franco Vanni, che ha voluto dare alla vicenda il passo del thriller pur raccontando fatti tragici che hanno insanguinato i Balcani sul finire del secolo scorso.
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