Viaggio nei presepi in regione da Grado fino a Pordenone

A Poffabro, tra viottoli e cortili, si va alla scoperta delle tantissime Natività che decorano il suggestivo paesino. E poi a Forgaria, Porcia, Tapogliano...
Di Cristina Favento

Muschio, atmosfere soffuse e caldi giochi di luce. Si scorgono passeggiando per Poffabro, tra viottoli, cortili e scoscese scalinate, alla scoperta delle tantissime Natività che vanno a decorare l’intero paese, rendendolo un vero e proprio presepe tra i presepi. In questo grazioso paesino dall'architettura tradizionale, accoccolato tra i monti del Pordenonese, dalla scorsa domenica è stata allestita una suggestiva esposizione di opere realizzate con i più diversi materiali e dislocate nel centro storico.

L'iniziativa di questa comunità montana non è che una delle numerose manifestazioni dedicate alle più svariate interpretazioni della Natività che ogni anno vengono organizzate nella nostra regione e attirano migliaia di visitatori, provenienti anche dagli Stati confinanti. Di piccole e grandi dimensioni, tradizionali e rivisitati, statici e viventi, modesti per la semplicità dei materiali impiegati ma preziosi per la fattura: sono davvero moltissime le forme assunte da questa tradizione di origine medievale che porta con sé un intrinseco e attuale messaggio di pace e accoglienza. Nel periodo natalizio, dalla Carnia all'Adriatico, il territorio regionale si trasforma così in un contenitore diffuso di opere a tema, con tanto di mappa esplorativa: esiste infatti la guida “Giro Presepi in Friuli Venezia Giulia” che censisce più di trecento presepi, dislocati in oltre 150 località, e permette di scegliere tra numerosi itinerari di visita, suddivisi per provincia e segnalati in base alla tipologia delle opere. Alcuni presepi sono più interessanti per l'ambientazione, altri per la maestria esecutiva o per il valore storico della tradizione. I percorsi si snodano tra paesaggi innevati e borghi rurali, tra siti storici e aree naturalistiche di grande bellezza.

A Forgaria, ad esempio, nella Riserva naturale regionale di Cornino, la notte della Vigilia i personaggi del presepe vengono fatti riemergere dal fondale del lago per rimanere poi illuminati e sospesi sull'acqua, mentre a Corgnolo viene realizzato uno tra i più grandi presepi d’Europa (copre circa 15.000 mq). L'opera è allestita fra i tre rami della roggia Corgnolizza, collegati fra loro da ponticelli costruiti per l’occasione. Inserita fra antichi edifici oramai disabitati che conferiscono all’allestimento presepiale il caratteristico fascino di altri tempi, ospita animali vivi come oche, anatre, galline, pecore, asini, capre e maiali. È popolato da circa 300 statue, tutte a grandezza naturale, abbigliate con costumi confezionati interamente a mano dalle donne del paese.

A Porcia, invece, saranno esposti al Casello di Guardia circa cento presepi realizzati a mano da artigiani e hobbisti con materiali naturali o riciclati, quali legno, carta, sassi e vetro. Ci sarà anche un’originale sezione della mostra è dedicata ai presepi “etnici”. A Tapogliano viene allestito un presepe popolato da personaggi e animali dipinti in stile “naif” sui dei sassi mentre il centro storico di Venzone ospiterà fino al 6 gennaio una rassegna di opere presepiali. Per tutto il periodo natalizio, nella cittadina medievale è previsto un calendario di manifestazioni, dai concerti all’arrivo di Babbo Natale il giorno della Vigilia e quello dei Re Magi il 6 gennaio. Si ripete, infine, a Villa Manin, anche l'iniziativa “Presepi in Villa. Rassegna dell’arte presepiale in Friuli Venezia Giulia”, che lo scorso anno ha avuto ben 20mila visite.

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