Welcome Coffee, adrenalina e musica

Domani sera la band in concerto al Tetris di Trieste con il nuovo cd “Uneven”

TRIESTE. Welcome come un invito a entrare nella loro musica. Coffee come la botta di adrenalina che scaricano dentro le loro canzoni. E se non bastasse ancora per incuriosire chi non li conosce, basta dire che la band suona come se il rock, il prog, il funky e il pop decidessero per una volta di fondersi in armonia.

I Welcome Coffee sono quattro musicisti triestini: Sandro Pollicardi è il frontman e suona anche la chitarra, al basso c’è Stefano Ferrara, moog e tastiere sono terreno esclusivo del giovanissimo Andrea Parlante, mentre Michele Manfredi è quello che detta il tempo al gruppo con batteria e percussioni. Domani sera, alle 22.30, saranno in concerto al Tetris, in via della Rotonda 3 a Trieste, per presentare il loro nuovo disco autoprodotto: “Uneven”. Prima di loro suonerà The Leading Guy. A seguire un dj set con BTaste & Max Kali.

Il progetto Welcome Coffee ha preso forma quattro anni fa. «All’inizio eravamo solo io e Stefano Ferrara - racconta Sandro Pollicardi -. Abbiamo provato a suonare con molti musicisti della scena triestina. Anche molti bravi, ma non scattava quel qualcosa in più che fa nascere una band». L’incontro con il batterista Matteo Mastropasqua si è rivelato, a un certo punto, decisivo. Tanto che, imbarcato nll’avventura anche il tastierista Pierpaolo De Flego, i Welcome Coffee hanno voluto subito incidere un demo intitolato “Box #2”. Cinque storie di vita quotidiana supportate da un sound energetico.

«Ma non era quella la formazione definitiva - spiega Pollicardi -. Nel 2013, prima di iniziare un piccolo tour promozionale, è arrivato Andrea Parlante, che è figlio d’arte. Poi si è aggiunto a noi anche Michele Manfredi, che conoscevamo bene e sapevamo molto attivo nella scena musicale triestina».

Di nuovo in quattro, i Welcome Coffee hanno pensato, dopo alcuni mesi di rodaggio, di entrare in sala di registrazione per fare forma a un bel po’ di canzoni nuove. Undici, per l’esattezza. Quelle che compongono il cd “Uneven”, cantato in italiano e in inglese. Dove il crossover della band trova il suo punto di equilibrio in un sound energetico e accattivante.

«Ascoltiamo tantissima musica - spiega Pollicardi - e ognuno di noi porta dentro il sound della band il proprio contributo. A me, qualcuno dice che quando canto ricordo Micheal Stipe dei Rem. Qualcun altro, addirittura, mi ha detto che in certi brani in italiano sembro un po’ Francesco Renga». E lui cosa risponde? «Che non mi ispiro a nessuno. E che la band, pur amando moltissimi gruppi, suona la sua musica».

Musica da Welcome Coffee, appunto.

alemezlo

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