L'Aida di Verdi chiude la stagione al Lirico di Cagliari

In scena lo storico allestimento di Zeffirelli

Un visionario ed emozionante viaggio tra le umane passioni. Aida, amato capolavoro di Verdi, è approdato al Lirico di Cagliari nella raffinata e affascinante versione concepita da Franco Zeffirelli (Firenze, 1923 - Roma, 2019) nel 2001 per il piccolo teatro di Busseto, per il centenario della scomparsa del grande compositore. Lo storico allestimento è ben ripreso, pur con gli inevitabili adattamenti, da Stefano Trespidi e "dove il maestro - spiega Trespidi - privilegia una dimensione intimistica, mettendo in luce interazioni e contrasti tra i personaggi". A dare profondità le luci firmate da Fiammetta Baldiserri, riprese da Veronica Varesi Monti. Anna Anni firma i costumi, a restituire il fascino di un Egitto senza tempo. Sacrali le coreografie firmate da Luigia Frattaroli. Sul podio, a guidare orchestra e coro del Lirico, Gianluca Marcianò. Calorosi applausi per la compagnia di canto Jennifer Rowley (Aida); Antonello Palombi (Radamès), Peter Martinčič (Il Re); George Andguladze (Ramfis) su cui spiccano Devid Cecconi (Amonasro), per spessore vocale e Enkelejda Shkoza (Amneris) per colore e temperamento. Coro preparato da Giovanni Andreoli. La trama è nota. Una potente e struggente storia d' amore contrastato che sfida il potere, resa immortale dalla musica sublime di Verdi che incanta a ogni nota tra duetti amorosi, terzetti, marce trionfali, solenni cori. Il sogno di felicità della principessa etiope Aida - catturata dagli egiziani e divenuta schiava - e il capo dell'esercito egiziano Radames, si infrange per l'intervento di Amneris, figlia del faraone, invaghita del giovane guerriero. Sullo sfondo l'antico Egitto evocato da piramidi, le placide acque del Nilo con le rocce sulle sue rive, statue di divinità, effigi dei faraoni, geroglifici. Zeffirelli crea un immaginario intorno alla storia. Le immagini scorrono come in un magnifico racconto cinematografico. In questa storia di amore e guerra affiorano tra le note temi come il destino dei vinti, l'amaro trionfo dei vincitori. Uno spettacolo che diventa quasi immersivo, il pubblico si proietta in quell'antico regno e condivide la storia d'amore di Aida e Radames, fino all'ultimo respiro. Il sipario sulla stagione si chiude in bellezza e tra applausi e ovazioni del numeroso pubblico. In platea, a fare gli onori di casa, Andrea Cigni, il neo sovrintendente che annuncia "a breve presenteremo la nuova stagione che partirà dopo l'autunno". (ANSA).

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