Scioperano in 200 per un collega licenziato fino al suo rientro

(ANSA) - MILANO, 31 LUG - Sono rimasti quattro giorni davanti ai cancelli della fabbrica da cui erano usciti in sciopero alla notizia del licenziamento di Fabio, causato da un errore burocratico sui permessi 104, usati per assistere la moglie invalida. Ieri sera, dopo una giornata di trattative, l'annuncio che il delegato sindacale della Fiom potrà rientrare al lavoro è stato accolto dall'applauso dalle lavoratrici e i lavoratori dell'azienda, come rende noto la stessa Federazione Impiegati Operai Metallurgici. Lo stesso lavoratore aveva segnalato all'azienda una svista nei documenti per la 104, cui la Deloro aveva inizialmente risposto con un licenziamento per "rottura del rapporto di fiducia". Una decisione contro cui i 200 lavoratori hanno risposto subito con uno sciopero a oltranza e un presidio permanente ai cancelli della ditta del Milanese, al grido di 'Se toccano uno, toccano tutti'. Quattro giorni dall'alba al tramonto, per chiedere il ritiro di un provvedimento ritenuto ingiusto, accomunati dalla parola d'ordine "O rientriamo tutti o non rientra nessuno", fino all'annuncio fatto al presidio da Elena Dorin, segretaria generale della Fiom di Milano: "E' con gioia - le sue parole - che vi comunichiamo di aver raggiunto un'intesa: il licenziamento sarà convertito in un provvedimento disciplinare, domani discuteremo con l'azienda i dettagli. Ma c'è una cosa che voglio dire: senza la generosità e la determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Deloro, senza il supporto dei delegati di altre aziende, senza la presenza delle compagne e dei compagni della Fiom di Milano, non sarebbe stato possibile raggiungere questo risultato. Grazie e tutte e tutti, in questi giorni abbiamo scritto insieme una pagina bella che cancella un'ingiustizia - ha concluso - all'insegna della solidarietà". (ANSA).
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