Scommesse illegali, Ricci Bellanova e Perin 'paghiamo multe'

(ANSA) - MILANO, 30 OTT - Sono già arrivate le prime richieste di "oblazione", ossia di poter pagare una multa da 250 euro per uscire dal procedimento, da parte dei calciatori finiti indagati nell'inchiesta milanese sul "sistema" di scommesse clandestine, soprattutto poker on line ed eventi sportivi diversi dal calcio, che aveva portato, lo scorso maggio, all'arresto di cinque persone, tra cui i presunti "gestori" del giro di puntate. Da quanto si è saputo, in Procura sono già state presentate le istanze di Samuele Ricci, centrocampista del Milan e della Nazionale ed ex Torino, di Raoul Bellanova, difensore azzurro e dell'Atalanta ed ex granata, e di Mattia Perin, portiere della Juventus. Nei prossimi giorni ne arriveranno altre, avranno l'ok dei pm e così i calciatori verseranno quei 250 euro a testa per chiudere la partita. In totale, nelle indagini della polizia giudiziaria della Gdf, coordinate dai pm Roberta Amadeo e Paolo Filippini, erano emersi i nomi di 13 calciatori, tra cui anche Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo, Sandro Tonali, Alessandro Florenzi e Wes McKennie. Quasi tutti rispondono del reato di aver preso parte alle scommesse illegali, mentre solo Fagioli e Tonali, che erano già finiti nella prima inchiesta torinese, hanno in più anche l'accusa di aver pubblicizzato con altri compagni di squadra e non quelle piattaforme illecite. Per loro due la strada sarà quella del patteggiamento, non essendo possibile l'oblazione con quelle contestazioni. Potranno versare le multe, invece, anche altri atleti finiti indagati, come il tennista Matteo Gigante. Il vero focus dell'inchiesta della Procura diretta da Marcello Viola, comunque, riguardava i due presunti gestori Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera e altri tre indagati, che attraverso la gioielleria Elysium avrebbero simulato "la vendita" di "orologi" di lusso e ricevuto sui conti bonifici "a copertura dei debiti contratti dai giocatori". Per i cinque un'udienza per i patteggiamenti è fissata per il 26 novembre. (ANSA).
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