“Latino 2.0” in edicola con i nostri giornali
Latino lingua viva, ce lo dimostra Gian Domenico Mazzocato con il suo libro tra frasi celebri e aneddoti raccolti come fosse un abbecedario da consultare all’occorrenza

Dal celeberrimo e cinematografico “Carpe diem” (Cogli l’attimo), al poetico “Per aspera ad astra” (Attraverso le difficoltà, fino alle stelle), al perentorio “Ubi maior minor cessat” (Dove c’è il maggiore, il minore cede).
E l’elenco delle locuzioni latine usate nel linguaggio corrente potrebbe continuare lungamente e con non poche sorprese, scoprendo pure che parole come “media”, “plus”, o “sponsor”, non sono assolutamente termini inglesi ma latini, e che la marca dell’auto Volvo è il verbo latino per volgere (girare), così come Fiat non è solo l’acronimo di Fabbrica Italiana Automobili Torino, ma anche il congiuntivo del verbo fio (fare), e significa “che sia creata” (questa nuova grande azienda).
Un bacino di curiosità divertenti e aneddoti storici, ma anche di affondi culturali e collegamenti con la vita attuale, che scorre con allegro piacere e agilità di consultazione nel libro “Latino 2.0” di Gian Domenico Mazzocato, da sabato 13 settembre in edicola con i quotidiani del gruppo Nem.
Un abbecedario ricchissimo di termini, modi di dire, perifrasi, locuzioni e proverbi latini di uso comune, per avere sempre a portata di mano la citazione giusta in ogni occasione.
«Non è assolutamente un manuale scolastico – spiega Mazzocato - ma un invito a guardare con occhi nuovi un patrimonio linguistico che ci appartiene, e che ci ha lasciato un’eredità incommensurabile. Attraverso i detti latini e le storie che li hanno generati, intravvediamo la nostra vita e la nostra attualità: si parla di santoni e di madonne che piangono, ecco che li troviamo in Tito Livio, solo che al posto di Maria immacolata c’è Giunone, l’Agricola di Tacito spiega i meccanismi del potere con una modernità sconcertante, il De senectute e il De amicitia di Cicerone sembrano scritti oggi, nella passione di Didone per Enea troviamo il significato originario dell’amore».
“Latino 2.0” è un viaggio brillante e accattivante nella saggezza del mondo antico e attuale, racchiusa in una lingua che fa parte di noi e ha plasmato il nostro pensiero e le nostre visioni della vita.
Attraverso un approccio capace di unire il rigore storico ad una scorrevolezza discorsiva accattivante, Mazzocato confeziona un’opera alla portata di tutti, da chi conosce e ama il latino a chi lo ha studiato e lo ricorda poco, ma soprattutto dedicata a chi non lo conosce affatto, pur utilizzandolo tutti i giorni (se pensiamo ad esempio che il prefisso della parola inter-net, è latino e significa “in mezzo, tra”, come quando diciamo “inter nos”, ovvero tra noi).
«Questo era il modo di proporre il latino ai miei giovani studenti, che ancora oggi mi ringraziano - continua Mazzocato - pochissime regole e autori in presa diretta, partendo dalle “Lettere morali a Lucilio” di Seneca, che da un lato hanno sensibilità, lessico e sintassi, vicinissime all’italiano, e dall’altro portano valori come l’amicizia, l’inclusione, l’apertura, la lealtà, che insieme sono la chiave che apre l’universo».
Il latino, nelle sue frasi come nei suoi concetti, è vivo e sulla bocca di tutti, per questo è nato “Latino 2.0”.
Gian Domenico Mazzocato, romanziere e poeta, è traduttore della grande storiografia latina (Tacito e Tito Livio) e di Fedro, ma anche del poeta latino (probabilmente di Valdobbiadene) Venanzio Fortunato. Collabora a Senecio, la più importante rivista italiana online di cultura classica.
Scheda tecnica
Numero pagine: 144
Formato: 10x20 cm
Prezzo (in abbinata): € 7,90
In edicola dal: 13/09/2025
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