Strage di Castel d’Azzano, le parole di Salis che hanno scatenato la polemica
In un post su X l’eurodeputata di Avs aveva accusato la politica sulla questione delle case: «Se continuerà a non affrontare le cause profonde di questa crisi, dovrà considerarsi corresponsabile di ciò che di orribile accade». Il commento ha scatenato la rabbia di diversi esponenti del centrodestra

Le ultime uscite social di Ilaria Salis, eurodeputata di Avs, sull’esplosione di Castel d’Azzano hanno generato diverse polemiche.
Il suo messaggio di cordoglio postato su X mercoledì 15 ottobre contiene anche l'accusa al capitalismo «che ha trasformato la casa da bene essenziale a bene speculativo» e alla politica, definita «corresponsabile» e rea di non affrontare «le cause profonde del disagio».
Giovedì, al Parlamento europeo, si terrà l’evento “Popular Assembly for Housing Justice: Homes for People, Not for Profit”, che abbiamo organizzato insieme alle delegazioni francesi, portoghesi, spagnole, svedesi e tedesche del gruppo @Left_EU.
— Ilaria Salis (@SalisIlaria) October 15, 2025
Sono molto felice di questo… pic.twitter.com/4vxAFlGRuN
Nel post Salis spiega anche che, a suo dire avevano portato alla strage: «Alla radice di quei gesti disperati e terribili c'è una questione sistemica: la negazione di un diritto fondamentale, che genera sofferenza e disagio in fasce sempre più ampie della popolazione» si legge nel suo post.
E poi la chiosa finale: «Avere la sicurezza di un tetto sopra la testa non può essere un privilegio di classe: è condizione essenziale per una vita dignitosa e felice».
Le risposte al post di Ilaria Salis
La risposta di diversi esponenti del centrodestra non si è fatta attendere. Per il forzista Maurizio Gasparri sono parole di «una persona che diventa un cattivo maestro, capace di generare altro orrore e altra violenza». E chiama in causa Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Avs, il partito che ha candidato Salis in Europa: «Chi ha scelto di candidare una persona capace di questo orrore e di raggiungere questo livello di irresponsabilità, ha una responsabilità gravissima».
A rincarare la dose anche Licia Ronzulli di Forza Italia: «Salis dovrebbe chiedere scusa – perché – c'è un limite che non si può oltrepassare: quello del rispetto per la vita e per la legalità». Anche Mariastella Gelmini si è mostrata critica, invitando a «silenzio, preghiera, rispetto. E non propaganda».
Il senatore di Fratelli d'Italia Gianni Berrino, capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Giustizia a Palazzo Madama, ha definito «inaccettabile che una rappresentante politica, che è riuscita a sfuggire a un processo in cui si trovava imputata per lesioni aggravate, banalizzi senza alcun rispetto la tragica morte di servitori dello Stato».
Aggiungendo poi: «Ritengo quantomeno opportuno che le parole pronunciate siano pubblicamente chiarite da lei e dal suo partito Avs, partito che ha partecipato con solerzia alle manifestazioni per chiedere la pace ma che oggi tace di fronte a tali parole. È necessario ristabilire il rispetto dovuto a chi ha dato la vita per la collettività».
La replica di Salis e Fratoianni
Sempre ai social, Instagram e X, Salis ha affidato la risposta alle critiche nella giornata di giovedì 16 settembre. «Mi vengono attribuite — con tanto di virgolettati — frasi mai dette e concetti mai espressi. Il contenuto di un mio post è stato strumentalizzato in modo indecente e usato per incitare centinaia di utenti, molti dei quali profili fake e a libro paga, a invadere i miei social vomitando odio e stupidità».
Come spesso accade, è in corso una campagna d’odio promossa dai soliti giornali — se così vogliamo definirli — e rilanciata dalle forze politiche di destra di questo povero Paese, che meriterebbe ben altro dibattito.
— Ilaria Salis (@SalisIlaria) October 16, 2025
Mi vengono attribuite — con tanto di virgolettati — frasi mai…
Ha poi ribadito la sua vicinanza per i fatti di Castel d’Azzano: «E’ un dramma, una tragedia. E sì, la morte di tre persone mi addolora». Ha aggiunto poi: «Ribadisco anche che la politica deve assumersi la propria corresponsabilità e affrontare le cause profonde del disagio».
«Ogni tragedia ha bisogno di essere letta anche in una dimensione più generale – ma – oggi è il momento dei funerali di Stato e non è il momento di fare questa lettura. Verrà questo momento come è giusto» ha commentato il leader di Avs Nicola Fratoianni interpellato sulle esternazioni di Salis.
Riproduzione riservata © Il Piccolo