Vini del Collio e farine artigianali per Natale, l’appello delle aziende alluvionate: «Venite a comprare da noi»

Attivo anche un numero di telefono per aderire al progetto: è il 348.4061311

Marco Silvestri
Ecco come appariva il giorno dell’alluvione l'azienda Borgo dei Tigli a Brazzano
Ecco come appariva il giorno dell’alluvione l'azienda Borgo dei Tigli a Brazzano

Trasformare i regali di Natale in un gesto concreto di solidarietà. È la proposta lanciata dalle aziende che sono state colpite dall’alluvione lo scorso 17 novembre e che ora stanno cercando di ripartire. Si tratta di “Borgo del Tiglio” di Brazzano, “Casa Riz” di Giassico, “Molino Tuzzi” in località Trussio a Dolegna del Collio, “Valentino Butussi” di Corno di Rosazzo e dell’azienda “Martissima” di Marta Venica. L’idea è di fare un’azione di vendita comune di vini del territorio e di farine artigianali. Ogni acquisto di vino e farina fatto nelle aziende contribuirà alla loro ricostruzione.

«Vogliamo soprattutto comunicare che il territorio è unito e che le aziende si aiutano a vicenda – sottolinea Gianluca Riz, titolare di “Casa Riz” –. Chi lo desidera può comprare bottiglie di vino o un chilo di farina per sé, per gli amici, i conoscenti o per quanti hanno subito l’alluvione». Per informazioni ci si può rivolgere al 348.4061311.

Diecimila bottiglie di vino del Collio distrutte dalla forza della frana
Le bottiglie della riserva finite sotto la frana a Cormons

Alla storica “Casa Riz” il maltempo ha causato danni enormi. Un mare di acqua ha invaso in pochi minuti tutte le sue strutture, superando in alcune anche il metro e mezzo. Le operazioni di sgombero si stanno completando solo in questi giorni. Allo sconforto iniziale è subentrato però lo spirito pragmatico e la forte voglia di ricominciare.

«C’è la volontà di ripartire subito – dice Gianluca – e non spariremo. Abbiamo ammassato le 20 mila bottiglie di vino. Le abbiamo lavate, disinfettate e svolto le analisi di laboratorio: sono tutte integre e adesso ricominciamo a venderle. Le confezioni di vino per Natale sono già pronte. Per l’agriturismo, invece, abbiamo dovuto disdire le prenotazioni di Natale, ma lo riapriremo a gennaio. Per Santo Stefano, in occasione del patrono di Giassico vorremo tuttavia organizzare almeno una bicchierata».

Il Molino Tuzzi di Dolegna distrutto dal fango dopo oltre 700 anni di storia
Lo storico Mulino devastato dal fango

L’alluvione di acqua e fango ha causato la distruzione di attrezzature, infrastrutture e danni ovunque. «Abbiamo più di 300 mila euro di danni stimati – spiega Riz – e il conto aumenta di giorno in giorno. C’è stata la perdita di numerose botti di legno (e alcune devono essere ancore recuperate nello Judrio), macchinari elettrici e di cantina, macchine di campagna. Siamo riusciti ad accendere i trattori, ma l’impianto elettrico è guasto; forse dovremo comprarne di nuovi. Molte cose sono andate sotto acqua, compresa la cella frigorifero di conservazione dei salumi che dovrà essere gettata via. E anche le tre automobili che avevamo sono tutte inutilizzabili, da buttare, come quelle dei due clienti che erano qui quella notte. Nell’agriturismo l’acqua era alta almeno un metro e pure lì i danni non si contano. Dal 17 novembre abbiamo acceso i caminetti, stiamo eliminando l’acqua dai muri e butteremo via gli elettrodomestici inutilizzabili della cucina. Tutti gli arredi interni sono rovinati, comprese le sedie con gli impagliati. I produttori manzanesi ce ne daranno gratuitamente alcune nuove e di questo li ringraziamo. Nonostante tutto questo però c’è la voglia di rialzarci e di ripartire nell’immediato con la vendita del vino e in gennaio con la riapertura dell’agriturismo». —

 

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