Il 15 novembre la consegna del cappello degli Alpini a Trieste. Fedriga punta l’adunata ’29
Presentato in Regione il calendario degli eventi della Settimana del cappello alpino con 140 giovani. Il presidente Fvg: «Spero sia il viatico per il grande raduno»

Si è conclusa con uno scambio simbolico – la consegna da parte del generale Michele Risi al presidente del Fvg Massimiliano Fedriga di un volume dedicato agli alpini, e una targa ricordo donata dal governatore al generale – la presentazione della Settimana del cappello alpino, ospitata nel palazzo della Regione di piazza Unità d’Italia a Trieste.
L’evento anticipa le cerimonie che culmineranno sabato in quella stessa cornice con la tradizionale consegna del cappello agli allievi ufficiali del primo corso del Centro Addestramento Alpino. «La consegna del cappello alpino, fatta dai “veci” alle nuove leve, rappresenta un passaggio di valori profondi – ha detto Sebastiano Favero, presidente dell’Associazione nazionale alpini –: senso del dovere, sacrificio, unità e solidarietà. Spesso si parla di pace, ma questo è un concetto che parte dal basso, e l’Ana ne è un esempio: quando c’è bisogno, sappiamo rispondere presente. Ecco perciò che questa cerimonia qui a Trieste assumerà un significato vero e profondo».

Il generale Alessio Cavicchioli, comandante del Centro Addestramento Alpino, ha ricordato la genesi dell’iniziativa: «Tre anni fa abbiamo portato questa cerimonia fuori dalle mura delle caserme. È nata come esperimento sociale – dal Gran Paradiso a Pejo 3000, sul gruppo dell’Adamello, per poi scendere in “valle” a Courmayeur, poi Bassano e infine L’Aquila – ed è diventata un percorso valoriale e culturale. Con questa settimana vogliamo far conoscere chi siamo e cosa facciamo, raccontando la nostra identità e il nostro modo di servire il Paese».
«Trieste è una città simbolo dell’italianità e luogo d’incontro tra culture – ha aggiunto il generale di Divisione Michele Risi, triestino comandante delle Truppe Alpine –. Noi siamo abituati a lavorare in montagna, dove spesso passano i confini, dove ci si confronta e ci si aiuta. Ecco perché questa città rappresenta al meglio lo spirito alpino». In rappresentanza del Comune, l’assessore all’Istruzione Maurizio De Blasio ha espresso la gratitudine della città: «I nuovi alpini sapranno onorare i caduti per la Patria e per Trieste».
A chiudere l’incontro, il saluto del governatore Fedriga: «È un onore ospitarvi. Il Fvg fa parte della storia degli alpini: penso al terremoto del 1976, quando contribuirono a sollevare un intero popolo. Gli alpini trasmettono valori che contrastano l’individualismo e rafforzano il senso di comunità, sono un modello formativo e umano fondamentale per il futuro del Paese. Mi auguro che questa settimana possa essere il viatico verso la grande adunata del 2029 proprio a Trieste». —
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