Aumentano i casi di mobbing in Friuli Venezia Giulia: a chiedere aiuto soprattutto le donne
La maggior parte dei casi vede coinvolte donne over 51 con contratti a tempo indeterminato e livelli di istruzione medio -alti. Il fenomeno cresce anche nel pubblico, il settore più sindacalizzato

TRIESTE Nel primo semestre del 2024 le persone che si sono rivolte a un punto d’ascolto antimobbing in regione Fvg sono state 323, un numero in crescita rispetto all’anno precedente.
In prevalenza si tratta di donne, la maggior parte della fascia d’età over 51 con contratti a tempo indeterminato, lavorano nel privato con ruoli impiegatizi e livelli di istruzione medio-alti. Ma è da segnalare il fatto che sono in crescita le persone che lavorano nel settore pubblico – il più sindacalizzato – che chiedono aiuto, soprattutto nella sanità e nell’istruzione.
Umiliazioni e critiche accompagnate da aggressività verbale sono le problematiche che più spesso fanno scattare la richiesta di aiuto. In pochi casi si tratta di veri e propri casi di mobbing, più spesso si tratta di problematiche in tema di lavoro.
Sono alcuni dei dati emersi oggi, lunedì 15 luglio, alla presentazione dei quattro punti di ascolto antimobbing regionali al Palazzo della Regione a Trieste, che hanno dato un quadro specifico delle particolarità territoriali.
L’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, oltre ad aver rimarcato come la dotazione finanziaria a questa attività – totalmente gratuita per l’utenza – sia aumentata in conseguenza della crescita delle persone che si rivolgono a questo tipo di strutture, ha sottolineato che la priorità è “costruire un coordinamento sempre maggiore tra tutti gli organismi che rispondono a similari o medesimi problemi, come le consigliere provinciali di parità e quella regionale, tutte le organizzazioni sindacali, i centri di salute mentale e le aziende sanitarie sul territorio”.
Gli appuntamenti in cui si danno aggiornamenti sui dati raccolti da questi centri, ha proseguito Rosolen, servono anche per “monitorare e individuare aspetti salienti sul tema della qualità del lavoro per immaginare azioni ulteriori da mettere in campo”.
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