I finanzieri sequestrano a Trieste 23 mila chili di pellet: donati ai cittadini di Forni di Sopra
Le Fiamme Gialle di Muggia avevano bloccato il carico durante i controlli ai valichi di frontiera: invece di distruggerlo, il materiale è stato donato al Comune carnico

I finanzieri del Comando provinciale di Trieste hanno donato a favore della cittadinanza del comune di Forni di Sopra (Udine) oltre 23 mila chili di pellet, oggetto di un sequestro eseguito dalle Fiamme Gialle nell'ambito di un'attività di contrasto alla contraffazione.
Durante i controlli ai valichi contro l'importazione e la commercializzazione di prodotti contraffatti e di merce non sicura, i militari della Compagnia di Muggia hanno intercettato alcune spedizioni di pellet legnoso partite dall'Est europeo e destinate al mercato italiano. Nello specifico, il pellet era stato prodotto da un'azienda bosniaca, acquistato da un'azienda italiana con sede nelle Marche e destinato, per la vendita al dettaglio, a un'attività di distribuzione in provincia di Alessandria. I successivi accertamenti sulla merce hanno permesso di appurare l'illecita presenza, su ogni confezione di pellet, del marchio di certificazione ENplus, marchio internazionale registrato e molto diffuso a livello europeo a garanzia dell'intera filiera, dalla fase di produzione del pellet fino a quella della sua consegna al cliente.
È stata quindi riscontrata la commissione dei reati di contraffazione e frode in commercio in quanto i soggetti coinvolti nell'importazione del pellet non sono risultati autorizzati all'utilizzo della certificazione di qualità.
Invece di distruggerlo, il materiale è stato donato al Comune carnico permettendo un consistente approvvigionamento a favore dell'area montana friulana, consentendo al beneficiario di ridurre i propri costi per l'energia e quindi liberare risorse da destinare ad altri scopi.
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