A Gorizia il futuro dell’Europa secondo Paolo Mieli
Il giornalista sarà ospite al Kulturni center Bratuž della rassegna sulle culture in dialogo promossa dalla Chiesa goriziana. Presenti anche: Roberto Antonione, Marta Kos, Paolo Gentiloni, Enrico Letta e Luis Antonio Tagle

Qualche tempo fa non era stato particolarmente tenero, Paolo Mieli, riguardo al percorso di Go!2025: «Da Gorizia-Nova Gorica Capitale europea della Cultura mi aspetto di più, qualcosa che lasci il segno». Un invito a far fare all’offerta della città un salo di qualità, quindi, accompagnato dall’auspicio della realizzazione di un’iniziativa in connessione con i problemi che l’Europa sta vivendo, un congresso di alto livello.
Chissà se, a distanza di alcuni mesi da quell’intervista rilasciata al Piccolo, il popolare giornalista e saggista, ha cambiato opinione o se, invece, l’ha ulteriormente rafforzata. Basterà attendere le 18.30 di oggi, 10 giugno, per saperlo: al Kulturni center Lojze Bratuž il due volte direttore del Corriere della Sera sarà infatti il protagonista di un incontro della rassegna “Europa, culture in dialogo. Superare i confini per essere Capitale di una Cultura europea”.
Il titolo fa riferimento a una sollecitazione che l’arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli aveva avanzato nel 2021: «E se invece che Capitale europea della Cultura, Gorizia con Nova Gorica fosse “Capitale della Cultura europea”?». Proprio la Chiesa di Gorizia, in seguito alle dichiarazioni fatte da Mieli il 16 marzo, l’ha quindi invitato. L’evento rientra nelle iniziative per Go!2025. Più nel dettaglio, la rassegna è promossa dalla locale Arcidiocesi, dal settimanale Voce Isontina, I Visionari – Comunità di impegno pubblico, Città dell’uomo Aps, senza trascurare collaborazioni come quelle con Zadruga Goriška Mohorjeva, Skgz, Kulturni Center Bratuž e Kulturni dom di Gorizia. Il Piccolo e il Messaggero Veneto, quotidiani del gruppo Nord Est Multimedia (Nem) che li edita, sono partner della rassegna.
Obiettivo dell’incontro odierno è favorire un ragionamento sul futuro che si prospetta per l’Unione Europea: se, in altre parole, l’Ue sta rispettando le idee dei suoi padri fondatori o se, invece, se ne sta discostando, destinata sempre di più a prendere una piega in senso sovranistico. Nell’occasione, Mieli dialogherà con Mauro Ungaro, direttore di Voce Isontina, e Ivan Portelli, presidente dell’Istituto di Storia sociale e religiosa di Gorizia. Con il capoluogo isontino, il giornalista ha un rapporto di antica data e un legame privilegiato specie con la Transalpina, da lui definita «un monumento europeo, se non mondiale, che tutto il Vecchio Continente dovrebbe conoscere».
L’ingresso all’appuntamento è gratuito, ovviamente fino ad esaurimento posti. Per informazioni è possibile scrivere a eventi@arcidiocesi.gorizia.it.
La rassegna si è aperta in marzo con un incontro che, nei giorni dedicati alle celebrazioni per i Santi Ilario e Taziano, patroni di Gorizia, ha visto l’intervento del cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione della Santa Sede, con i ragazzi delle Scuole superiori di Gorizia.
Poi, per rimanere aggiornati sui prossimi eventi e sulle nuove date della rassegna culturale si può comunque consultare i siti www.diocesigorizia.it e www.chiesagorizia2025.it. Al momento, il 4 luglio, è in calendario Roberto Antonione, il 12 settembre Marta Kos. Nello stesso mese, il 29 è invece in cartellone Paolo Gentiloni, mentre Enrico Letta è fissato per il 27 ottobre. Quindi, a inizio novembre, ci penserà il cardinale filippino Luis Antonio Tagle a chiudere l’intero ciclo. —
a.p.
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