Trieste saluta Campogrande e Reyes: fine di un ciclo per due protagonisti

Il club saluta due protagonisti delle ultime stagioni. Arcieri: «Hanno lasciato un segno profondo, dentro e fuori dal campo»

Lorenzo Gatto

 

Il saluto a due giocatori che, in maniera diversa, hanno caratterizzato le ultime stagioni della Pallacanestro Trieste. Dalla società, attraverso le parole del general manager Michael Arcieri, è arrivata ieri la conferma dell’addio a Luca Campogrande e Justin Reyes, rispettivamente quattro e due campionati con la maglia biancorossa. Uomini, prima ancora che giocatori, capaci di farsi apprezzare dai tifosi per le qualità mostrate e la capacità di essere sempre parte integrante di un progetto nel quale il valore del gruppo è stato l’elemento fondamentale.

Il percorso di Luca Campogrande è stato segnato da un’etica del lavoro esemplare, ma soprattutto dalla scelta, per nulla scontata, di rimanere anche dopo la retrocessione. È stato uno dei dieci protagonisti che hanno firmato l’immediato ritorno in Serie A, un traguardo raggiunto anche grazie al suo spirito di sacrificio, alle prestazioni e al suo incrollabile attaccamento alla squadra. In questi anni non è stato solo un giocatore, ma un vero membro della comunità triestina, capace di creare un legame profondo con i tifosi e i compagni.

«Luca è stato un eroe silenzioso qui a Trieste – le parole di Arcieri –. Ha portato professionalità, etica del lavoro e passione, innalzando il nostro livello di coesione e competitività. Ha fatto grandi sacrifici individuali, dando sempre la priorità ai suoi compagni e a ciò che era meglio per la squadra. È una figura amata nel nostro spogliatoio e ha forgiato legami e amicizie genuine che hanno contribuito a costruire le fondamenta del nostro successo in queste stagioni».

Tempo di saluti anche per Justin Reyes un giocatore che, arrivato per essere un leader, ha superato ogni aspettativa, diventando il cuore pulsante e l’anima di una squadra che ha saputo lottare, soffrire e infine trionfare. Oggi le strade di Reyes e della Pallacanestro Trieste si separano, ma il legame creato in questi due anni rimarrà indissolubile. A lui va l’enorme e commosso ringraziamento di tutta la società, della squadra e dell’intera città di Trieste.

«Justin Reyes ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di tutti i tifosi, impossibile dimenticare il suo capolavoro da 32 punti e 8 rimbalzi a Desio nella gara-2 delle finali promozione – il ricordo di Arcieri –. Ma al di là dei punti, dei rimbalzi e delle vittorie, il dono più grande di Justin alla nostra squadra e alla nostra città sono stati la sua classe e la sua umiltà, la sua sensibilità, il suo sorriso caloroso e il suo amore genuino per le persone intorno a lui e per la nostra amata città. E, più personalmente, qualsiasi modesto successo io possa aver avuto in Italia è riconducibile, in non piccola parte, a Justin. Ha indossato il nostro biancorosso con la massima distinzione e non sarà dimenticato. A nome della nostra squadra e della nostra città, auguriamo a Justin e Savannah un grande successo futuro ed esprimiamo la nostra profonda gratitudine per tutto il suo contributo».

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