Pallacanestro Trieste, Gonzalez si presenta: «Ecco i miei capisaldi»

Le prime parole del nuovo coach biancorosso: «Siamo ambiziosi, il doppio impegno non mi spaventa»

Lorenzo Gatto
Israel Gonzalez, nuovo coach della Pallacanestro Trieste (Lasorte)
Israel Gonzalez, nuovo coach della Pallacanestro Trieste (Lasorte)

Un primo giorno di scuola colmo di promesse e buoni auspici quello vissuto giovedì dalla Pallacanestro Trieste che, sotto la supervisione di Michael Arcieri, ha ufficialmente presentato alla città Israel Gonzalez. Sereno e sorridente, il nuovo coach spagnolo è apparso decisamente a suo agio in un ambiente nel quale, grazie anche a uno staff di assoluto livello, ha saputo inserirsi con grande velocità e naturalezza.

Israel Gonzalez è il nuovo allenatore della Pallacanestro Trieste
Israel Gonzales

In questo rapido processo di ambientamento, la perfetta conoscenza della lingua ha avuto indubbiamente un peso rilevante. «Ho vissuto quasi due anni a Milano per cui l’italiano l’ho imparato bene – racconta l’allievo di Aito Garcia Reneses –. Certo, sono passati 25 anni e non avendolo praticato molto, qualcosa ho perso. Faccio ancora fatica, a volte, a trovare le parole giuste ma è solo questione di tempo».

Tempo che non gli è servito, invece, per calarsi a fondo nella realtà di un club che dopo una stagione d’approccio nella massima serie, quest’anno vuole recitare da protagonista nel campionato che sta per cominciare.

«Siamo ambiziosi e vogliamo fare la miglior stagione possibile – conferma Gonzalez –. Partiamo da un livello molto alto e in questo senso ho la fortuna di aver ereditato l’ottimo lavoro svolto lo scorso anno da chi mi ha preceduto. Ho visto giocare Trieste e mi è piaciuta, ha uno stile che si avvicina molto alla mia idea di pallacanestro. Velocità, corsa, contropiede e tanto tiro da tre punti, sono caratteristiche sulle quali punteremo anche noi nella prossima stagione».

Arcieri ascolta, annuisce e si coccola un coach sul quale, assieme al presidente Matiasic, ha puntato con decisione. «Quando abbiamo capito che Jamion Christian avrebbe preso una strada diversa dalla nostra rientrando negli Stati Uniti – racconta il general manager biancorosso –, ci siamo guardati attorno prendendoci il tempo necessario per valutare con la dovuta calma. Ripartire dal coach giusto era fondamentale, a volte conta anche avere un pizzico di fortuna e per noi è stato importante che le nostre necessità collimassero con la figura di un allenatore che si era appena liberato. Abbiamo trovato una persona che con noi condivide tutto, dal tipo di basket ai valori e la cultura da portare in campo. Siamo felici di averlo con noi qui a Trieste».

Pallacanestro Trieste, Sussi: «Gonzalez scelta sorprendente»
Israel González, nuovo allenatore della Pallacanestro Trieste

Tutto è pronto, dunque, per una squadra che in questa stagione dovrà dividersi tra la stagione di Serie A e l’impegno europeo nella Basketball Champions League. «Un doppio impegno che considero un aspetto positivo della nostra stagione – sottolinea il coach spagnolo –. Certo, avremo a volte meno tempo per allenarci in palestra e a volte saremo costretti a preparare le partite in aereo tra un trasferimento e l’altro, ma questo ci costringerà a essere concreti e sempre particolarmente concentrati nella quotidianità del lavoro».

Chiosa finale sul derby che il prossimo 26 ottobre tornerà nella massima serie a 21 anni di distanza dall’ultima sfida disputata al PalaRubini. «Conosco l’importanza di questo tipo di partite – conclude –. Personalmente ho la convinzione che aldilà dell’aspetto emotivo dovremo essere in grado di affrontarlo con la calma e l’equilibrio di sempre senza stravolgere quelle che diventeranno le nostre abitudini».

Riproduzione riservata © Il Piccolo