Varese-Pallacanestro Trieste, le chiavi del match: occhio all’effetto Masnago
L’Openjobmetis, a mente leggera dopo aver conquistato la salvezza, entra facilmente in ritmo se trascinata dal proprio pubblico. Jalen Hands l’osservato speciale

Nel tempio di Masnago per una sfida che potrebbe blindare il 6° posto giuliano, quanto mai fondamentale per dare l’accesso a una coppa europea. Ecco, proprio l’obiettivo importante nel mirino dei biancorossi, potrebbe essere il miglior contro altare a una voglia di reagire da parte dei varesini, dopo la pesante sconfitta con la Virtus Bologna (104-67). Una Openjobmetis che si è scrollata lo scimmione della spalla con la salvezza raggiunta, dopo un’annata a dir poco tribolata, fra l’addio doloroso di Nico Mannion e un’infinita girandola di giocatori inseriti nel roster, non sempre migliorando il prodotto.
Se Justin Gray è un’assenza che non dovrebbe spostare eccessivamente gli equilibri, quella di Alex Tyus impoverisce un reparto lunghi ormai retto dalla sola presenza del verticale Kaodirichi Akobundu-Ehiogu, 205 centimetri, ma non particolarmente adatto a battaglie corpo a corpo. Trieste dovrà essere brava, come sempre, a sfruttare il dominio nel pitturato; il 4° posto nella massima serie con 39.7 carambole per partita, rispetto al 14° lombardo con 33, può essere un ottimo motivo per attaccare il ferro con regolarità, o perlomeno per mandare tutti a rimbalzo. La seconda variabile, comune a entrambe le contendenti, è il controllo del ritmo, quello che, a prescindere da tiri presi entro i 15”, mira a perdere meno palloni possibili. Varese e Trieste sono istinto allo stato puro, quello che inevitabilmente porta a deragliamenti inconsulti.
Parlando di singoli, la difesa triestina deve avere la massima attenzione verso Jalen Hands, uno fra i tre-quattro esterni più forti del campionato, uomo da 19.6 punti a partita con 36.3% al tiro da tre punti e l’86.9% ai tiri liberi. Lui, come l’ex Davide Alviti, Elisee Assui N’Guessan e Matteo Librizzi, sono i pericoli da disinnescare prima che prendano fuoco. Ecco, il fattore Masnago può trasformare i giocatori di coach Ioannis Kastritis, fondamentale non far divampare l’incendio dalla brace che arde sotto la cenere.
Attenzione poi nel portare la sfida punto a punto sino al quarantesimo: a differenza della Pallacanestro Trieste (15° con il misero 70.8% dalla lunetta), l’Openjobmetis Varese è piuttosto precisa a gioco fermo, 5° posto assoluto con il 78.4%. In sostanza la squadra di coach Christian farebbe bene a non scommettere su un finale tattico risolto da un confronto dalla linea della carità.
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