Coppa Italia e l’attesa surreale della Triestina

La Triestina dovrebbe giocare il 16 agosto ad Arzignano, ma al momento non si sa nemmeno se ci sarà una squadra. C’è solo la data del raduno di giovedì

Antonello Rodio
Germano in azione durante la sfida di poco più di un anno fa tra Triestina e Arzignano foto Lasorte
Germano in azione durante la sfida di poco più di un anno fa tra Triestina e Arzignano foto Lasorte

 

In questa surreale e per certi versi grottesca atmosfera di attesa per le sorti della Triestina, ora c’è anche una data ufficiale nella quale la squadra dovrà presentarsi in campo. Ieri infatti sono stati effettuati gli abbinamenti della Coppa Italia di serie C e il programma del primo turno dice di un Arzignano Valchiampo-Triestina previsto per sabato 16 agosto alle ore 18 allo stadio Dal Molin della cittadina veneta.

Giusto per la cronaca, chi si qualificherà andrà ad affrontare la vincente di Virtus Verona-Forlì. Ma, sinceramente, per come stanno le cose al momento il problema non sembra quello di passare il turno, bensì se ci sarà una squadra che riuscirà a presentarsi alla partita. Che, aspetto da non trascurare, è in trasferta. O quantomeno, se riuscirà a esserci davvero un’Unione in campo il 16 agosto ad Arzignano, in che condizione potrà essere una squadra che, ben che vada, si sarà allenata solamente da un paio di settimane, senza aver disputato nemmeno un ritiro?

Ma, appunto, ben che vada. Perché che giovedì prossimo ci sia davvero un raduno dopo tre rinvii di seguito, e che abbia tutte le carte in regola per chiamarsi tale, ovvero con tanto di medici e magazzinieri a fianco dei giocatori convocati, è ancora difficile da pensare. Senza dimenticare che, piccolo particolare, servirebbero anche un allenatore, uno staff tecnico e magari un direttore sportivo. Ma è ovvio che tutto questo bailamme e tutta questa incertezza dipendono in primis dalla situazione economica. Riuscirà Ben Rosenzweig a tirare fuori dal cilindro un coniglio a sorpresa e scovare in questi giorni gli oltre 4 milioni che serviranno il primo agosto per sistemare la situazione e accennare a una possibile ripartenza? O si deciderà a vendere o quantomeno ad ascoltare le proposte di eventuali compratori per voltare pagina?

O continuando in una scommessa folle il presidente alabardato andrà avanti e salterà magari anche la scadenza del primo agosto? Certo, un’altra inadempienza non comporterebbe l’automatica estromissione dal campionato della Triestina, ma con un’ulteriore corposa penalizzazione e tutto quel che ne conseguirebbe a livello pratico e di immagine, il tutto sconfinerebbe nell’assurdo e oltre qualsiasi forma di imbarazzo.

E pensare che gli scorsi anni quel primo turno di Coppa Italia era l’evento che doveva soddisfare le prime curiosità sulla squadra e le ambizioni coltivate durante l’estate, verificare la qualità dei nuovi giocatori, far capire le idee dell’allenatore. Certo, molto spesso era andata male e i primi responsi non erano stati positivi: ma adesso quelle delusioni al primo turno, quelle eliminazioni cocenti, quei mugugni sui passaggi sbagliati del nuovo acquisto, sembrano preoccupazioni ridicole rispetto all’attuale situazione, dove in ballo c’è la stessa esistenza dell’Unione.

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