Il piano salvezza della Triestina Calcio: servono almeno 50 punti
Dopo la maxi penalizzazione all’Unione servirebbe una media da playoff per giocarsi la permanenza in C allo spareggio

Parlare di salvezza dopo gli altri 13 punti di penalizzazione ricevuti martedì, che portano a 20 l’handicap totale, soprattutto in una situazione societaria ancora poco chiara come quella della Triestina, potrebbe sembrare davvero una follia. Ma i ragazzi di Marino finora ci hanno messo voglia e hanno pur sempre ottenuto 5 punti in quattro partite, dimostrando di crederci veramente.
Certo, ora la mazzata psicologica potrebbe essere pesante, ma alla fine calcolatrice alla mano una salvezza può ancora essere possibile? Alla prova dei fatti sì, anche se l’impresa dovrebbe assumere quasi i contorni del miracolo, considerato anche che la squadra ha ricevuto pochi rinforzi e non sembra a un livello tale da fare un campionato da playoff. Anzi un po’ migliore, diciamo da settima-ottava posizione.
Perché questo è quello che sarebbe necessario per arrivare almeno ai play-out. Al momento attuale, con 20 punti di penalizzazione e non considerando gli eventuali sconti ma nemmeno i possibili 1-2 ulteriori punti che arriveranno per la mancata fideiussione integrativa di agosto, quanti punti dovrebbe fare l’Unione per salvarsi? Vista la situazione, l’obiettivo difficilissimo ma ancora realistico è quello di arrivare penultima a non più di 8 punti di distanza dalla quintultima, in modo da potersi giocare poi la salvezza ai play-out, seppur da una posizione di svantaggio.
Per capire quale tipo campionato dovrebbe fare la Triestina per centrare il traguardo, non resta che basarsi sugli esiti dei tornei precedenti: premettendo che ogni stagione fa storia a sé, dal ritorno dell’Unione in serie C quella posizione che permette di giocarsi almeno i play-out è stata raggiunta con un range che va dai 30 (un’eccezione, a dire la verità) ai 38 punti. La media dei sette campionati presi in considerazione (escluso quello con il Covid) però è di esattamente 35 punti. Visto che la Triestina in questo momento parte da meno 20, dovrebbe quindi fare in totale almeno 55 punti per evitare l’ultimo posto, contenere il distacco dalla quintultima e giocarsi i playout.
Visto che la squadra di Marino ne ha fatti 5 in quattro gare, gliene restano da fare 50 in 34 partite: questo significherebbe tenere una media di quasi un punto e mezzo a partita, per la precisione 1,47. Il tutto all’incirca perché, lo ripetiamo, ci sono variabili sia per quanto riguarda la penalizzazione finale sia per quanto concerne la quota che sarà necessario raggiungere in questa stagione. Fare un campionato da 55 punti, comunque, vorrebbe dire fare una stagione da playoff, per la precisione fra il settimo e il nono posto, considerando il piazzamento medio di chi ha fatto quei punti negli ultimi anni.
Ma nel 2021/22, facendo proprio 55 punti, l’Unione arrivò addirittura quinta, seppur a pari merito con altre squadre. Finora la Triestina attuale è stata ammirevole, ma l’impressione è che per arrivare a quella quota servirebbe una squadra più competitiva e completa, senza dimenticare il peso psicologico di viaggiare a lungo sotto zero e la mancanza della preparazione estiva che potrebbe alla lunga pesare sulle gambe degli alabardati. Insomma è vero che è un traguardo tutto sommato possibile, ma il problema è che non sembrano esserci almeno al momento le basi per una stagione così.
Riproduzione riservata © Il Piccolo