Triestina Calcio, Gorgone favorito alla panchina

Nella corsa a due per il successore di Tesser, salgono le quotazioni dell’ex giocatore alabardato. Si allontana invece Donati, l’altro maggiore candidato

Antonello Rodio
Giorgio Gorgone, nell'ultima stagione sulla panchina della Lucchese
Giorgio Gorgone, nell'ultima stagione sulla panchina della Lucchese

Gorgone o Donati? La bilancia sembra pendere sempre più dalla parte dell’ex giocatore alabardato, perché la trattativa con l’ex tecnico del Legnago si è invece complicata. Sullo sfondo resta aperta l’ipotesi di Piero Braglia, mentre l’opzione Troise non ha mai preso piede.

Sta di fatto che i maggiori candidati per la panchina della Triestina sono stati sempre Gorgone e Donati. Entrambi ex centrocampisti, il parallelo fra i due è curioso: Donati, 44 anni, ha avuto una carriera più prestigiosa da calciatore, ma finora il cammino da allenatore di Gorgone (49 anni ad agosto) è stato più importante. Sul calcio proposto sono diversi, ma sul piano tattico sono duttili ed entrambi finora hanno prediletto la difesa a tre, pur non disdegnando altre soluzioni.

Le carriere sul campo

Il curriculum del Donati calciatore è importante: oltre a varie presenze nelle nazionali giovanili, ha giocato sempre in Serie A con Atalanta, Milan, Parma, Torino, Sampdoria e Messina, prima dell’esperienza in Scozia con il Celtic Glasgow, dove ha giocato e segnato anche in Champions. Poi al ritorno in Italia ancora Serie A con Bari, Palermo e Hellas Verona, quindi di nuovo i pugliesi in B e chiusura di carriera in Scozia con Hamilton Academical e St. Mirren.

Gorgone invece, a parte gli esordi in C con la Lodigiani, ha giocato da centrocampista instancabile sempre in Serie B con Lucchese, Alzano Virescit, Chievo, Cagliari, Pescara, Perugia e soprattutto Triestina, dove ha chiuso la carriera dopo 6 anni di militanza.

I curriculum in panchina

Il discorso si ribalta per i curriculum da allenatori. Gorgone inizia con la Berretti della Triestina, poi diventa il secondo di Stellone e con lui porta il Frosinone dalla Serie C alla A. Gorgone lo segue anche a Bari e Palermo in Serie B e ad Arezzo in C, poi diventa l’allenatore della Primavera del Frosinone con ottimi risultati. Nell’estate 2023, con la Lucchese, fa il debutto da allenatore titolare fra i professionisti. Esordio con salvezza tranquilla e una semifinale di Coppa Italia, poi nella stagione appena finita l’impresa di salvare sul campo la Lucchese nonostante penalizzazioni e difficoltà finanziarie.

Più conciso il curriculum da tecnico di Donati, che ha svolto anche il ruolo di commentatore di Dazn. Inizia in Scozia da vice nel Kilmarnock, ha una breve esperienza con la Sambenedettese in Serie D, quindi l’approdo al Legnago, dove prima vince la D, poi da matricola in C fa un’ottima stagione chiusa con il sesto posto finale, il record stagionale di imbattibilità tra tutti i campionati professionistici italiani e l’eliminazione ai playoff con l’Atalanta U23. Breve invece l’ultima stagione con l’Athens Kallithea nella Serie A greca: dopo 8 pareggi e 6 sconfitte in 14 partite, viene esonerato a dicembre.

Il credo tattico

Entrambi i tecnici non si possono certo annoverare nella cerchia degli integralisti. Tutti e due hanno dimostrato una certa duttilità tattica, forse più marcata quella di Gorgone, ma entrambi sembrano avere una marcata preferenza per la difesa a tre, pur non disdegnando di giocare a quattro.

Gorgone è passato dal rombo e poi il 4-3-3 nelle giovanili del Frosinone, a un 4-2-3-1 nella Lucchese che però si è via via modificato in un 3-4-2-1 e nell’ultima stagione soprattutto in un 3-5-2. Anche Donati ha iniziato con rombo e 4-2-3-1, quindi ha virato al 3-5-2 per poi puntare soprattutto sul 3-4-1-2. Insomma per tutti e due c’è una certa tendenza ad adattarsi al materiale a disposizione.

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