Triestina calcio a caccia di punti in casa del Cittadella
È la seconda trasferta consecutiva. Marino: «Massima determinazione»

Mister Marino assicura che la Triestina sta crescendo in condizione e autostima. Ed è opportuno sia così perché oggi arriva un altro esame tosto per gli alabardati: dopo la trasferta senza reti di Novara, l’Unione è attesa infatti al secondo impegno esterno consecutivo in una gara che nasconde moltissime insidie.
Al Tombolato, con inizio alle 14.30, la Triestina affronta infatti quel Cittadella retrocesso dalla serie B da cui ci si aspettava ben altra partenza. E invece i granata di Iori non segnano da tre partite, hanno il peggior attacco del girone e hanno appena 6 punti in classifica.
Unione in crescita
Il tecnico alabardato sa quanto sia complicato vedersela con un avversario dalle grandi potenzialità che attraversa però un momento difficile, ma assicura che l’Unione è pronta.
«Visto che contro di noi spesso le squadre hanno cambiato sistemi e strategie - spiega Marino -, abbiamo preparato la gara su più situazioni che potremmo affrontare. Anche stavolta incontreremo una squadra che vive un momento particolare, ma noi dobbiamo concentrarci sul nostro percorso. E se il Cittadella cercherà di portare a casa la partita, noi sappiamo che siamo una squadra che sta man mano crescendo di condizione, di valori, di autostima e di fiducia. Abbiamo le qualità per poter far male all'avversario e dovremo metterci tanta determinazione per raggiungere l’obiettivo».
Formazione: pochi dubbi
Oggi saranno ancora assenti Tonetto, Vertainen e Louati (per gli ultimi due possibile rientro alla prossima). Logica vuole che la Triestina confermi il 3-5-2 che sta assicurando compattezza e copertura: in difesa toccherà ancora a Silvestri centrale con Moretti a destra e Anzolin a sinistra, mentre a centrocampo il play sarà ancora Jonsson con Ionita e probabilmente Crnigoj mezzali, mentre sulle corsie esterne dovrebbe toccare ancora a Silvestro a destra e D’Amore a sinistra. In attacco probabile conferma per la coppia Faggioli-Kljajic, anche se c’è sempre la possibilità di un utilizzo di D’Urso in una sorta in 3-5-1-1.
I piani per Crnigoj
L’unico possibile dubbio a centrocampo riguarda Crnigoj, che a Novara era alla prima da titolare e che si gioca il posto con Gunduz (e anche Pedicillo in recupero è una possibile alternativa). Marino non si sbottona troppo a riguardo e lascia qualche dubbio: «La scorsa volta Crnigoj l'ho visto benissimo - afferma il tecnico alabardato - stiamo lavorando sul suo minutaggio attraverso un programma specifico, qualche volta potrà partire dall'inizio e qualche altra subentrare. L'importante è tutelare la salute dell'atleta, le decisioni noi le prendiamo prima per il bene dei ragazzi e dopo per un'utilità rivolta a fini tecnici, tattici e di risultato. È innegabile che sia un giocatore che stiamo cercando di recuperare in fretta, perché per noi è importantissimo come d'altronde lo sono tutti».
I cambi decisivi
Nelle ultime gare l’Unione è stata particolarmente frizzante durante i secondi tempi. Anzi a Novara ha inserito due elementi di qualità come Gunduz e D’Urso nel finale di gara, ma Marino spiega che non ci sono mosse preconfezionate: «Le strategie a livello di cambi variano di partita in partita, non è che si pianificano già prima tutte le mosse che possono avvenire. Si prepara un piano se si va in vantaggio, un altro se si va sotto, un altro ancora se si è in parità, poi in base a quello che vedo le cose possono cambiare. Cerco di metterci sempre del mio e di far sì che i cambi siano decisivi, non sempre ci si riesce a volte per merito degli avversari, altre volte magari per un ingresso un po' più spento dei ragazzi sul quale a Novara mi sono arrabbiato. Con i cinque cambi, reputo fondamentale l'apporto di chi entra, perché possono cambiare le partite nel bene così come nel male».
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