Triestina calcio, obiettivo: proseguire la rimonta

Alle 12.30 al Piola l’Unione sfida un Novara mai vittorioso. Marino: «Avversari con organico di qualità, sono fiducioso»

Antonello Rodio
Christian D’Urso potrebbe partire oggi dalla panchina foto Lasorte
Christian D’Urso potrebbe partire oggi dalla panchina foto Lasorte

Sfruttare l’onda dell’entusiasmo suscitato dalla rotonda vittoria con il Renate, continuare a ridurre i pesanti effetti della penalizzazione e fermare una possibile concorrente diretta per la salvezza: questa la missione della Triestina che sarà impegnata oggi a Novara nel lunch-match della giornata.

Allo stadio Piola si gioca alle 12.30 (arbitra Caruso di Viterbo) ma questo per mister Marino non rappresenta un problema: «Non abbiamo modificato il nostro lavoro durante la settimana – spiega il tecnico – anche perché ci alleniamo solitamente al mattino. Il calcio moderno implica variazioni di orari, ma non c’è alcun problema, se non che la giornata dei giocatori cambia un po’, ma non è nulla che possa influenzare la prestazione».

Preoccupa invece di più un avversario che finora non ha mai vinto, ma che è stato battuto solo due volte e ha pareggiato anche a Brescia: «Il Novara è una buona squadra – avverte Marino – i punti raccolti finora non rispecchiano assolutamente le potenzialità dell’organico. In effetti stiamo trovando squadre sempre in momenti particolari, ma per noi ogni partita è una battaglia e a prescindere dalla situazione degli altri, noi dobbiamo vendere cara la pelle».

Il tecnico dovrà fare a meno degli infortunati Vertainen e Tonetto, ma anche di Louati che da tempo si porta dietro un fastidio e sta lavorando a parte.

Marino non svela le sue carte, ma l’ipotesi più probabile è quella di una conferma del 3-5-2 visto col Renate con Silvestro sulla fascia destra al posto di Tonetto. Per il resto il terzetto Moretti-Silvestri-Anzolin in difesa, poi in mezzo al campo il play è Jonsson, le mezzali Ionita e Gunduz, gli esterni D’Amore e appunto Silvestro, favorito su Pedicillo.

E davanti? Potremmo rivedere la coppia Faggioli-Kljajic: se sarà così, D’Urso potrebbe nuovamente partire dalla panchina. Scelte dovute solo a motivazioni tattiche: «Christian si sta allenando bene ed è un giocatore di qualità – spiega Marino – chiaramente si cerca di mettere i giocatori in un sistema di gioco in base alla funzionalità delle loro caratteristiche. Lavorando sul 3-5-2 si vanno magari a sacrificare un po’ le sue caratteristiche, ma lui si mette sempre a disposizione e fa tutto col massimo impegno. È molto riduttivo secondo me legare un giocatore ad un sistema di gioco anche se nella gestione complessiva bisogna considerare anche questo, di certo si cerca sempre di mettere i ragazzi nelle condizioni di esprimersi al meglio».

Il tecnico assicura che sia D’Urso che gli altri che partono dalla panchina saranno comunque utili: «Il campionato è lungo, le partite sono tante, oltre a Christian abbiamo anche altri giocatori importanti che vanno utilizzati. Stiamo avendo una flessibilità tale da poter variare il sistema di gioco nel secondo tempo, le partite non si vincono in 11 ma in 25. Quando si ha la possibilità di scegliere e allo stato attuale ho questa possibilità, il piano gara va fatto sui 90 minuti e non su un solo tempo. L’importante è chi incide sulla partita, è quello che poi fa la differenza».

E allora la speranza è che siano tanti gli alabardati a incidere positivamente: continuare a Novara una rincorsa che all’inizio sembrava impossibile, sarebbe il boost più potente per alimentare ulteriormente le speranze. —

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