Triestina Calcio, le opzioni di Marino per la trasferta di Novara
Per la trasferta delicata sul sintetico del Piola il tecnico deve fare i conti con le assenze di Vertainen e Tonetto

Parlare di scontro diretto è forse un po’ azzardato, considerato i 14 punti di distacco fra le due squadre causa la corposa penalizzazione sull’Unione, ma da quello che hanno detto le prime sette giornate di campionato, il Novara sembra proprio una delle squadre su cui potrebbe fare la corsa la Triestina per acciuffare almeno i play-out. La squadra piemontese fra l’altro è l’unica a non aver ancora mai vinto una partita assieme alla Pro Patria, ma è vero anche che è difficile batterla, visto che il suo cammino parla di 5 pareggi e 2 sconfitte.
Non per questo quella allo stadio Piola sarà una partita semplice per la squadra di Marino. Anzi, a parte l’incognita del sintetico, che però ormai non può essere certo una novità, va sottolineato come servirà un’Unione come quella vista col Renate per far risultato. Lo ha detto lo stesso tecnico alabardato, che ricorda sempre come la Triestina per fare punti debba giocare sempre al massimo.
Ma come ci arriva dunque la squadra a questo appuntamento con il lunch-match con il Novara? Il detto che squadra che vince non si cambia non si potrà applicare visto che oltre a Vertainen (che era già assente contro il Renate), rispetto a una settimana fa mancherà anche Tonetto causa la frattura alla clavicola. Ma va detto che il restyling dell’ultimo giorno di mercato con il corollario della seguente pesca fra gli svincolati consente a Marino di avere comunque qualche alternativa.
Innanzitutto va ricordato che nelle ultime partite Tonetto veniva fatto giocare a destra e su quella fascia le opzioni son ben due: la prima è Silvestro, che del resto domenica scorsa è entrato al posto proprio di Tonetto e aveva già fatto bene in precedenza su quella corsia. Ma non va dimenticato che ora è tornato anche Pedicillo, già disimpegnatosi bene come esterno nelle prime giornate anche se per lo stesso Marino il ruolo che gli calza meglio è quello di mezzala.
Posizione dalla quale però togliere in questo momento un Gunduz smagliante come quello visto col Renate sarebbe certamente azzardato, anche perché il turco assicura una certa propulsione offensiva che lo porta spesso a ridosso delle punte. Quindi probabile una conferma per Gunduz e Ionita mezzali, con il solito Jonsson come play, poi Silvestro e D’Amore come esterni. Mentre la difesa dovrebbe essere sempre formata da Silvestri centrale con Moretti e Anzolin ai lati.
Un altro piccolo dubbio nel reparto offensivo. Lo schieramento a due punte con Faggioli e Kljajic contro il Renate ha funzionato e può certamente essere riproposto anche a Novara, anche perché il centrocampo a cinque ha garantito equilibrio e copertura alla squadra. Ma non è certamente da scartare l’opzione con D’Urso in appoggio a Faggioli. Il primo motivo è perché il trequartista ha giocato appena mezz’ora contro l’Inter U23 e con il Renate non è nemmeno entrato, e magari le sue giocate di classe potrebbero essere utili. La seconda è che questo permetterebbe di avere almeno una punta di rincalzo in panchina, vista la carenza di attaccanti dopo l’infortunio di Vertainen. Comunque a parte il finlandese e Tonetto gli altri sono tutti disponibili, solo qualche dubbio per Bagnoli che giovedì ha preso una botta sul ginocchio in uno scontro fortuito.
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