Triestina calcio, un pari stretto a Novara: 0 a 0
Il nulla di fatto va stretto ai ragazzi di Marino sia per la prestazione che per un paio di episodi ancora una volta una volta non favorevoli

Quando non si vince è superfluo recriminare. Anche se sul campo si è giocato meglio e con più continuità dell’avversario. Un tanto per dire che sul sintetico del Piola la Triestina ha confermato di essere una squadra quadrata e in questo momento almeno di un po’ superiore al Novara. Perchè i piemontesi, che possono contare su un bel po’ di individualità di livello (Da Graca, Lanini, Ranieri), avrebbero voluto cancellare lo zero nella casella vittorie. E invece hanno fatto poco o nulla per farlo e il merito è stato dell’Unione. Primo tempo a controllare senza strafare, ripresa con accelerazioni: questo è il modello adottato finora dal tecnico Marino e il copione è stato interpretato correttamente dai suoi anche a Novara. Gli episodi non sono stati propizi (un rigore su Faggioli corretto dal controllo video, una rete annullata per un fuorigioco non limpidissimo) ma l’Unione ha costruito almeno un paio di palle-gol più dell’avversario. Insomma il pari sta un po’ stretto, ma va bene anche tenerselo stretto in questa fase della stagione. Perché 12 punti in 8 gare non sono un bottino scontato date le premesse e il -20 di penalizzazione.
La squadra compatta
Di partita in partita questa Triestina dà prova della sua compattezza. I ragazzi sanno ribattere colpo su colpo e sanno muoversi in modo maturo anche di fronte alle novità tattiche proposte dall’avversario. Zanchetta ha voluto sorprendere con un 4-3-1-2 inedito ma Ionita e compagni hanno assorbito la novità. L’unica novità proposta da Marino è l’inserimento di Crnigoj da mezzala destra, e lo sloveno ha risposto presente, quando tutti si aspettavano Gunduz. Al di là degli uomini impiegati questo è un collettivo che si muove da squadra mantenendo corte le distanze tra i reparti e senza perdere la testa. Con qualcosina in più davanti il tecnico avrebbe altre opzioni senza nulla togliere alla prestazione ottima di Faggioli e Kljajic.
Prima fase di studio
I primi minuti in accelerazione dei padroni di casa nè spaventano e neppure fanno male a Slvestri e compagni. A sinistra Agyemang è veloce e qualche falla la trova ma non riesce a fare troppa differenza. L’Unione va più vicina al vantaggio attorno al quarto d’ora con un inserimento di D’Amore e con un’incornata di Ionita deviata in corner. Il Novara confeziona una sola chance al 30’ con colpo di testa di Donadio sventato da un balzo di Matosevic.
La solita ripresa
Il pubblico del Piola, in parte infastidito, si aspetta un sussulto dagli azzurri. E invece il team di Zanchetta deve fare i conti con il ritmo da diesel dell’Unione. Jonsson, Ionita (gran sinistro alto) e Crnigoj prendono in mano il centrocampo, Kljajic non ha solo altezza ma anche piede e Faggioli ci mette energia. Anzi quest’ultimo si sta avvicinando al momento del gol. Anzi al 21’ costringe Bertoncini a stenderlo: l’arbitro sanziona il rigore, l’Fvs mostra sentenzia che è punizione dal limite.
Il gol annullato
L’ingresso di è un po’ farraginoso ma il ragazzo costringe a un super intervento Boseggia. Il vantaggio sarebbe strameritato e arriva in una mischia da calcio d’angolo con protagonista Faggioli: la palla entra ma l’arbitro vede un fuorigioco (confortato dal video consultato dal quarto uomo).
Solo negli ultimissimi minuti l’Unione tira un po’ i remi in barca ma la pressione dei padroni di casa resta gestibile.
Si poteva tornare a Trieste con due punti in più che avrebbero fatto comodo ma la prestazione e soprattutto la gestione del match confortano. Ora c’è il derby con il Cittadella, altra formazione di rango, che arranca. Alla Triestina il compito di non farla risorgere.
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