Triestina calcio, rinnovo biennale per il direttore sportivo Daniele Delli Carri

L’annuncio sui social: la scadenza dell’accordo è fissata al 30 giugno 2027

Antonello Rodio

Non è stato solo il semplice annuncio di un nuovo contratto con un direttore sportivo: per il popolo alabardato, il comunicato con cui ieri la Triestina ha fatto ufficialmente sapere di aver esteso il rapporto di lavoro con il ds Daniele Delli Carri con un accordo di durata biennale con scadenza fissata al 30 giugno 2027, è ricchissimo di altri significati, oltre che il materializzarsi di tante speranze e una luce nel buio del rapporto con una proprietà che rimane problematico.

Sul piatto, infatti, non ci sono solo l’apprezzamento per l’indiscussa abilità e l’esperienza dimostrate da un dirigente che, arrivato lo scorso dicembre in una situazione disastrosa, ha saputo mettere ordine e fare un ottimo mercato di gennaio nonostante dovesse risparmiare più che spendere, diventando in pratica un artefice della raggiunta salvezza. Un annuncio del genere fatto in questo momento, in realtà, va ben oltre alla soddisfazione per le capacità della persona.

Un rapporto così importante ufficializzato dalle firme, fa innanzitutto pensare che la sensazione sia quella che dalla Covisoc ci sarà un via libera all’iscrizione della Triestina alla prossima C. Ma soprattutto, se un ds così esperto e capace come Delli Carri ha accettato di legarsi per un biennio alla società alabardata dopo aver vissuto sulla propria pelle in questi mesi tutte le difficoltà di una gestione oggettivamente da brividi, significa che ha ricevuto delle precise garanzie. Il che tradotto significa garanzie sulla continuità degli investimenti, sulla regolarità dei pagamenti, sul budget a disposizione e sui pieni poteri in fatto di mercato.

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Il tecnico della Triestina Attilio Tesser premiato dal sindaco Roberto Dipiazza

Stavolta, va riconosciuto, la proprietà ha dimostrato di essersi mossa con celerità per trattenere Delli Carri: martedì è stato convocato infatti un cda d’urgenza in conference call con Ben Rosenzweig e Sebastiano Stella (Menta era assente per motivi personali) per prendere subito una decisione fondamentale per programmare la prossima stagione, così ieri la prosecuzione del rapporto con il ds ha potuto essere ufficializzata.

Nessuno mette in dubbio che il lavoro del direttore sportivo sarà difficile, perché costruire una squadra che deve partire con 9 punti di penalizzazione significa inseguire gente di spessore, oltre che calciatori bravi sul campo. Del resto le prime parole di Delli Carri mettono subito in chiaro le complessità della sfida: «Il club mi ha mostrato fiducia nel proseguire un percorso che se da un lato è complicato, dall’altro rappresenta un’ulteriore grande sfida da affrontare».

Con ampi poteri di mercato, il primo compito di Delli Carri sarà quello di definire l’allenatore. E la prima mossa non può essere fatta che con Tesser, che proprio l’altro ieri ha confermato di aspettare la Triestina, di dare priorità all’Unione e di voler restare anche con la penalizzazione, ma ha fatto altresì sapere che proprio lo scorso weekend gli sono arrivate delle proposte. I rumor dicono che il tecnico alabardato piace molto alla Juve Stabia in B e al Vicenza in C. Si tratta di offerte importanti: quindi, se davvero si vuole tenere Tesser sulla panchina dell’Unione come la città sogna, bisogna fare presto.

Ripartire da Delli Carri e Tesser sarebbe il miglior segnale per far capire che qualcosa dagli sbagli del passato si è imparato. E i tifosi alabardati potrebbero essere certi che almeno la gestione sportiva è in mani sicure. —

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