La Triestina calcio è salva: l’abbraccio dei 6.500 tifosi al Rocco

L’Unione resta in serie C, il Caldiero ritorna in quarta serie dopo una partita coriacea

Ciro Esposito
La gioia di Tesser e l'abbraccio della squadra e dei tifosi. Foto Lasorte
La gioia di Tesser e l'abbraccio della squadra e dei tifosi. Foto Lasorte

È finita. È finita bene. Senza gloria nei due playout ma con tanta gloria per quello che Tesser e i suoi ragazzi sono riusciti a fare. Due nulla di fatto con brivido sono il suggello a una salvezza conquistata grazie a una rimonta incredibile e una salvezza conquistata due volte dopo i quattro punti di penalizzazione a carico della società. La Triestina resta in serie C, il Caldiero ritorna in quarta serie dopo una partita coriacea.

I 6.500 del Rocco abbracciano giustamente la squadra nonostante la prestazione sia stata non di quelle da ricordare. L’Unione poteva vincere ma non è riuscita a chiuderla e alla fine ha rischiato tanto, troppo. 

LA SCACCHIERA Tesser conferma l’undici titolare dell’andata andando a sostituire al centro della difesa lo squalificato Silvestri con Bianconi a far coppia con Frare. L’altro inserimento è in attacco con Udoh a sostituire l’infortunato Strizzolo (Vertainen in panchina). Soave risponde con il suo collaudato 4-3-3 che fa leva davanti sulla velocità di Cazzdori.

 

Triestina salva: l'incontenibile gioia dei tifosi


PRIMA OCCASIONE
Si parte contratti ma è l’Unione a rendersi pericolosa all’8’ quando su una palla filtrante di Cortinovis in area per Correia ma il portiere respinge in uscita. Il Caldiero non sta a guardare e su un corner il rasoterra dai 20 metri di Filiciotto mette i brividi alla Furlan. Partita vivce nonostante la tensione e Crespi si oppone alla virata e conclusione di Cortinovis.
CALO DI RITMO
L’Unione con il passare dei minuti perde la verve iniziale e rischi di cadere nella trappola dei veneti un po’ come successo all’andata. Il pressing si fa via via meno intenso e anche gli appoggi più imprecisi rispetto all’avvio del match. Avversari comunque molto quadrati e bravi a coprire in tutte le zone del campo. Nel finale di frazione gli alabardati rialzano il pressing e costringono i veronesi ad alcuni disimpegni in affanno. Si chiude una prima frazione nella quale il Caldiero ha fatto la sua gara, la Triestina un po’ meno.

L'esultanza. Foto Lasorte
L'esultanza. Foto Lasorte

RIPRESA E CAMBI
Si riparte con l’Unione che fa una gran fatica a strappare conto un avversario che invece dà la sensazione di essere sempre più consapevole di potercela fare. Tesser cambia Udoh claudicante con Vertainen e un inpalpabile Fiordilino con Braima. Soave fa la staffetta con i due esterni d’attacco (dentro Marras e Caccavo). E proprio Vertainen su filtrante di Olivieri costringe Crespi a una paratona. I cambi producono una fiammata attorno al 20’ e Cortinovis calcia alto da buona posizione.
IL MATCH SI ACCENDE
Finalmente le due contendenti si scuotono, sale l’agonismo e anche il tifo dei 6.500 del Rocco. Mattia Tonetto non ce la fa: entra Cancellieri. Si entra nella zona rossa quella ad altissimo rischio. A mangiarsi il gol è Ionita solo davanti al portiere su cross di Cancellieri.

I tifosi della Triestina esplodono di gioia. Foto Lasorte
I tifosi della Triestina esplodono di gioia. Foto Lasorte

FINALE BRIVIDO
Soave mette in campo tutte le carte a sua disposizione. Il Caldiero si getta in avanti a testa bassa. Vertainen ci prova dalla distanza ma è impreciso, il pubblico trattiene il respiro a ogni palla che transita in area alabardata. Il Caldiero sfiora il colpo su corner con un’incornata di Caccavo all’89’. Poi salvataggio di Bianconi in extremis che vale una rete. Si chiude con una mischiona che nemmeno gli alabardati sanno come riescono a respingere. Il popolo del Rocco si riversa sul prato. L’incubo è finito. Applausi e un grazie a Tesser e ai giocatori. E solo a loro.

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