Alla Triestina calcio sta andando tutto storto
Triestina col morale a terra dopo la rocambolesca sconfitta di Gorgonzola. Episodi sfortunati, ma pesano più l’infortunio a Vertainen e il silenzio del club

«Se qualcosa può andar male, lo farà»: bisogna davvero andare a scomodare la legge di Murphy per descrivere quanto capitato alla Triestina lunedì a Gorgonzola e in genere il periodo alabardato.
Perché la sequenza di eventi sfortunati e a tratti grotteschi piombati sul capo dell’Unione è a dir poco incredibile. E nonostante questo, la squadra di Tesser non ha mai mollato, ci ha dato dentro fino all’ultimo secondo anche dopo il rigore sbagliato, e proprio come contro la Pro Patria ha finito in crescendo, mettendo così nel cassetto anche l’eventualità di una condizione fisica precaria.
La tenuta mentale
Dopo tutto quello che sta accadendo, però, la domanda sorge spontanea: fin quando riuscirà a tenere mentalmente questa squadra a dir poco ammirevole? Perché sì, questa Triestina è solo da ammirare per quanto ci mette di impegno e di cuore, per come combatte, corre e lotta sul campo, e per come riesce a stare sempre sul pezzo con determinazione e carattere in un contesto che distruggerebbe le motivazioni di un toro.
Ma quanto potrà durare questo carburante dopo che tutto quanto accade attorno cerca di bucare il serbatoio?
Un contesto infernale
Il contesto in cui si muove la squadra, è quasi infernale: già il panorama societario con il silenzio che continua a imperversare non è di quelli molto stimolanti, ma poi oltre alla mazzate pesantissime dei punti di penalizzazione (in totale ben 23, con una serie di reclami sempre respinti, l’ultimo dei quali proprio ieri come riferiamo a parte), a questa squadra ne stanno capitando di tutti i colori anche sul campo, dove avrebbe meritato tantissimi punti in più di quei pochi che invece è riuscita a racimolare.
Sfortune da Guinness
La serie di eventi contro il Giana è da guinness dei primati: il gol del vantaggio dei padroni di casa viziato da un possibile fallo su Ionita, un gol annullato a Vertainen per un fuorigioco che (forse) è di pochi millimetri, l’infortunio dello stesso finlandese, un calcio di rigore assegnato ai padroni di casa dai contorni surreali, un’altra rete annullata stavolta a Ionita per un fallo che solo l’arbitro ha visto, infine l’incredibile scivolone sul dischetto di Faggioli in occasione del rigore con pallone che, sfortuna nella sfortuna, va a incocciare l’incrocio dei pali. C’è materiale in grado di stendere un bisonte, che si somma a tutte le traversìe capitate all’Unione da agosto in poi.
Le batoste sul morale
Eppure questa squadra, sia prima con Marino che ora con Tesser, sul campo non solo dà l’anima, ma spesso meriterebbe di vincere e davvero di agguantare una salvezza che ora invece assomiglia ormai a una mission impossible.
Ma, appunto, quanto sarà in grado di tenere la squadra dopo queste continue batoste sul morale? A parte le sconfitte immeritate, perché quella col Giana non è certo la prima, adesso è molto pesante anche lo stop a Vertainen, di cui si saprà di più nelle prossime ore. Ma essendo l’ennesimo infortunio muscolare dell’attaccante, è ovvio che lo stop non lascia presagire nulla di buono. Ed è un’assenza pesante perché Eetu è l’unico attaccante davvero incisivo, è quello che segna, oltre a dare profondità, inventare giocate e sgomitare con le difese avversarie.
Le cose buone
Ma per riuscire a continuare con questa voglia e questa fame, l’Unione da Gorgonzola deve portarsi via anche le cose buone. Non dimentichiamoci che la Giana era quasi imperforabile nelle ultime dieci partite (solo 5 gol al passivo), eppure la Triestina è riuscita a segnarle ben tre reti (le due annullate si possono chiamare quasi gol) e a guadagnarsi un rigore.
Insomma anche la produzione offensiva è stata brillante e sembra in crescita. Certo d’ora in poi senza Vertainen sarà difficile, ma prima o poi girerà anche la ruota della fortuna? —
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