Addio a Boris Stankovic, un’era alla guida della Fiba
TRIESTE
Si è spento all'età di 94 anni, nella sua casa di Belgrado, uno degli uomini più importanti e influenti della pallacanestro mondiale. Al basket, Borislav Stankovic ha dedicato con immensa passione la sua intera esistenza. Prima come giocatore, centro nella Stella Rossa Belgrado e nella nazionale Jugoslava, poi abbracciando la carriera di allenatore, in patria e poi in Italia dove alla guida della Oransoda, nel 1968, ha regalato a Cantù il primo scudetto della sua storia. Stankovic è stato segretario generale della Fiba dal 1976 al 2002. Ventisei anni che hanno dato un impulso fondamentale al movimento, un'epoca segnata dall'avvicinamento tra Fiba e Nba e che ha portato i professionisti americani a giocare alle Olimpiadi a partire da Barcellona 92. Credeva che la pallacanestro fosse una, senza barriere nè steccati ideologici, e grazie alla collaborazione con lo storico Commissioner del basket professionistico americano David Stern, riuscì a creare le condizioni per la nascita del Dream Team e per collegare due mondi cestistici che fino a quel momento andavano in direzioni opposte. Nel 1978 è diventato membro del Cio, il Comitato Olimpico internazionale e il suo nome è stato inserito nella Naismith Memorial Basketball Hall of Fame (1991), nella Women's Basketball Hall of Fame (2000) e nella Fiba Hall of Fame (2007). Dopo David Stern, morto a gennaio, la pallacanestro piange adesso la scomparsa dello storico segretario generale della Fiba. Il 2020, considerata anche la tragedia di Kobe Bryant, chiude in maniera definitiva un'era. —
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